Roger Federer ha vinto per la seconda volta nella sua carriera il Nasdaq-100 Open di Miami raggiungendo il decimo successo in un torneo del Masters-Series, sconfitto Ivan Ljubicic
Roger Federer ha vinto per la seconda volta nella sua carriera il Nasdaq-100 Open di Miami raggiungendo il decimo successo in un torneo del Masters-Series, sconfitto Ivan Ljubicic. Tra le ragazze trionfa la Kuznetsova

7-5 7-4 8-6 questi i risultati dei tre tie-break che hanno consegnato a Roger Federer il decimo titolo del Masters Series della sua carriera, risultato che catapulta il ventiquattrenne svizzero nel ristrettissimo cerchio di coloro che sono in doppia cifra in questa speciale classifica: solo altri due, Pete Sampras e Andre Agassi. Tornando per un attimo ai tre tie-break consecutivi vinti, prima volta che succede anche a Federer, il record di Rogi in questa stagione fa impressione, 12 vinti e 1 solo perso. In due ore e 56 minuti lo svizzero ha avuto la meglio su Ivan Ljubicic (che comunque da lunedì diventerà numero cinque delle classifiche mondiali, best ranking personale) prolungando la sua serie di vittorie consecutive portandola a 24, successi che gli hanno consegnato gli ultimi quattro Masters Series che ha giocato. Continuando a elencare come in una lista della spesa i miracoli dello svizzero, anche la doppia doppietta, se permettete il gioco di parole: il doppio successo a Indian Wells e Miami sia nel 2005 sia nel 2006. Analizzado invece dei numeri totali la finale, possiamo notare come Ljubicic abbia tenuto testa al campionissimo rischiando anche di allungare il match più del previsto quando, all’inizio del terzo set è stato capace di strappare il servizio a Roger che però è riuscito ad arrampicarsi fino all’ennesimo tie-break, e anche qui il croato ha avuto le sue belle chance quando sopra per 4 a 1 ha dovuto lasciare strada al campione svizzero. Per concludere, prima di passare ai commenti dei protagonisti, un’altra piccola statistica: sono 48 i match vinti consecutivamente in terra americana, l’ultima sconfitta nell’agosto 2004, a Cincinnati, da allora ha conquistato otto titoli consecutivi negli States. "Credo che la chiave di lettura di questa partita sia che io ho giocato meglio i putni importanti ma comunque un tie-break è sempre un tie-break, può succedere di tutto. E’ per questo che sono sempre un po’ preoccupato quando li gioco, però è andata bene", questo il commento a caldo del neo-vincitore del Nasdaq-100 Open. I complimenti, per averci regalato nei limiti delle sue possibilità una partita vera, a Ivan Ljubicic che ha poi detto "Roger ha giocato meglio i putni che contavano, tutto qui. Peccato".
Dopo un’ora e mezza spaccata di gioco Svetlana Kuznetsova è diventata la prima russa ad aggiudicarsi il torneo di Miami, e non solo. Oltre al cospicuo assegno che ammonta attorno ai 530.000 dollari, anche la soddisfazione di entrare a far parte delle Top 10. La ventenne di San Pietroburgo infatti da lunedì occuperà la decima posizione del ranking mondiale Wta, giusta ricompensa per un torneo giocato a livelli altissimi. Ricordiamo infatti che la Kuznetsova ha battuto una Martina Hingis in forma smagliante annullandole anche un match point nel tie-break del terzo set e poi in semifinale la numero uno del mondo, nonché sua compagna di doppio, Amelie Mauresmo. La finale come detto è durata 90 minuti e Maria Sharapova ha dovuto accontentarsi dei punti e del prize money riservati alla finalista, è sfumata però la caccia alla storica doppietta Indian Wells-Miami. Sul match point la Kuznetsova ha risolto il match con un ace, proprio come gli era capitato quando vinse gli Us Open nel 2004. "Ho cambiato il movimento del mio servizio a inizio stagione e quindi mi volevo concentrare al massimo prima di servire, soprattutto sui punti importanti, è andata bene" ha detto Svetlana. La Sharapova invece ne ha fatto un discorso di fisicità e atletismo "Non è stato facile mantenere i suoi livelli, era capace di giocare e vincere dei punti durissimi e ripetersi subito dopo". L’ultima parola alla vincitrice: "Volevo solo gicarmela al meglio, nient’altro. Pensavo che se non potevo attaccarla, dovevo star dietro e lottare difendendomi, volevo davvero tanto vincere questo trofeo" ha commentato Svetlana Kuznetsova.

Per tenere sott’occhio tutto il torneo, è sufficiente un click, eccovi il main-draw maschile e il main-draw femminile

di Gabriele Riva