Giornata positiva nel Challenger 175 per gli italiani sui campi del Circolo della Stampa Sporting

Foto FITP

Torino – Nel 2024, il suo trionfo a Torino era stato grande sorpresa nonché una delle favole della stagione, perché in precedenza era capitato una sola volta che un tennista conquistasse un torneo di categoria ATP Challenger battendo cinque giocatori nei primi 100 del ranking mondiale. Dodici mesi più tardi, invece, Francesco Passaro è tornato al Piemonte Open Intesa Sanpaolo con ambizioni ancora più corpose e la chiara volontà di bissare il titolo. Un obiettivo giustificato dall’ottimo periodo di forma, che l’ha visto prima ripetere il terzo turno dello scorso anno agli Internazionali BNL d’Italia e poi esordire al Circolo della Stampa Sporting con un successo di personalità ai danni dell’argentino Federico Agustin Gomez, sconfitto per 7-6 6-7 6-3. Non era affatto un duello banale, perché – partendo da una prima palla di servizio costantemente sopra i 220 all’ora – il rivale gioca un tennis super aggressivo, a tratti difficile da contrastare. Ma nelle oltre due ore e mezza del Campo Stadio si è visto perché Passaro ha raggiunto la top-100 e lui no: il tennis dell’azzurro è meno appariscente, ma in quanto a sostanza non c’è paragone. Tanto che il 24enne umbro ha avuto buone chance di chiudere in due set, ma prima si è lasciato rimontare un break di vantaggio e poi ha mancato un match-point sul 6-5 del tie-break, cancellato dal rivale con un ace. Sul set-point per Gomez, invece, l’azzurro ha commesso un doppio fallo e il match si è allungato. Ma nel parziale decisivo Passaro ha subito raddrizzato la situazione, iniziando così col piede giusto un’operazione di difesa del titolo il cui coefficiente di difficoltà aumenterà parecchio già giovedì. Per il perugino classe 2001 ci sarà l’altro azzurro Luciano Darderi, numero 46 del mondo, seconda testa di serie e pertanto esentato dal primo round. Un derby che promette scintille ed equilibrio.

Nel mercoledì di Torino, prima di Passaro si era guadagnato un posto al secondo turno anche Fabio Fognini, uno dei più attesi dal pubblico dello Sporting. Perché, a dispetto di una carriera in fase calante dopo anni e anni di gloria (ha da poco annunciato il ritiro a fine 2025), il tennis dell’ex top-10 ligure è sempre una gioia per gli occhi. La continuità non è quella dei tempi migliori ma i picchi di rendimento sì, come ha scoperto – suo malgrado – il qualificato ucraino Oleg Prihodko, sconfitto per 7-5 6-4 in una partita equilibrata nella quale Fognini ha però sempre dato l’impressione di avere la situazione sotto controllo. Unico brivido sul 4-5 del primo set, quando il sanremese si è trovato sotto per 0-30. Ma si è salvato e poi ha cambiato passo. “Come è stato il match? L’importante è vincere – ha risposto l’azzurro in pieno Fognini-style –, perciò sono contento di avercela fatta. Potrò giocare un altro incontro, qui dove nel 2008 vinsi il mio primo titolo Challenger. Sono passati tanti anni: all’epoca ero giovane, mentre ora sono verso la fine della mia carriera, ma giocare a Torino è sempre un piacere”. Al secondo turno per l’ex numero 9 del mondo ci sarà il cinese Yunchaokete Bu, che in mattinata ha spento in due set combattuti (7-6 6-4 lo score) le ambizioni del qualificato Giovanni Fonio.

Le qualità tennistiche di Luca Nardi sono note al grande pubblico da un pezzo, ma non sempre si palesano con l’intensità mostrata nella serata di Torino. Perché al debutto nella terza edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, evento premium della categoria ATP Challenger 175, il 21enne talento di Pesaro ha mostrato sia un livello tecnico elevatissimo, necessario per salire 6-1 4-1 nel duello contro l’argentino Mariano Navone (top-30 meno di un anno fa), sia una forza mentale notevole, per vincere un terzo set nel quale è successo davvero di tutto. Perché dopo aver ripreso il match per i capelli nel secondo, Navone è stato a lungo avanti nel parziale decisivo, arrivando a servire sul 5-4 per chiudere i conti. Nardi l’ha riagguantato in extremis (5-5), ma poi ha dovuto lasciare il campo per un toilet break d’emergenza, in quel momento non autorizzato, così si è visto comminare – da regolamento – tre punti di penalità, frutto di altrettanti “time violation” (uno ogni 25 secondi). Rientrato con tre palle-break da cancellare (0-40), ha perso il servizio ed è sembrato di nuovo a un passo dal baratro, invece ha trovato ancora una volta le armi per rialzarsi. Ha tolto di nuovo la battuta a Navone meritandosi il tie-break, e poi l’ha giocato in maniera magistrale, chiudendo per 7-2 e sigillando il 6-1 5-7 7-6 che dopo 2 ore e 51 minuti gli ha regalato una delle vittorie più bizzarre in carriera.

Nardi ha portato a sei il numero di italiani al secondo turno sui campi in terra battuta del Circolo della Stampa Sporting, aggiungendosi a Flavio Cobolli, Luciano Darderi, Federico Arnaboldi, Fabio Fognini e Francesco Passaro.