Le parole del carrarino dopo la sconfitta rimediata nei quarti di finale nel derby azzurro contro il numero uno del mondo

Ci ha provato Lorenzo Musetti, soprattutto nel secondo set, ma alla fine si è dovuto arrendere a Jannik Sinner che ha staccato il pass per le semifinali degli US Open imponendosi con il punteggio di 6-1 6-4 6-2 dopo due ore di gioco. “Sento che, naturalmente, nel primo set sono stato un po’ troppo frettoloso – ha spiegato il carrarino in conferenza stampa -. Non è stato facile trovare subito le giuste sensazioni con la palla, anche perché non avevo mai giocato in sessione serale finora. È stato piuttosto diverso rispetto alle partite precedenti che ho giocato di giorno. Però, devo dire che Jannik oggi era di un altro livello, in molte occasioni. Il secondo set, che è stato il migliore della partita, è quello in cui ho servito meglio e avuto più opportunità. Avevo una palla break che non sono riuscito a sfruttare. Penso che contro un avversario come lui bisogna cogliere le poche occasioni che ti dà, e io non ci sono riuscito“.
Sono state sette le palle break non sfruttate dal toscano in tutto il match: “I rimpianti ormai me li tengo per me. Sicuramente, quando ho avuto due palle break consecutive, forse potevo rischiare un po’ di più, però Jannik ha messo due prime, mi sembra solo una seconda, ma ha servito comunque una buonissima seconda alla T. Nei momenti difficili ne è sempre uscito da campione; magari potevo fare qualcosa di più, ma non ho grandi rimpianti. Forse l’unico è non essere riuscito a ingabbiarlo con la mia variazione di gioco, perché non sono riuscito a far saltare tanto la palla, ad avere il comando dello scambio. Questo ha favorito il suo tipo di gioco, ero sempre un po’ in balia del suo gioco“.
Al termine di due settimane sicuramente positive, Musetti ha concluso: “Sicuramente stasera Jannik ha vinto sotto tutti gli aspetti: servizio, risposta, aggressività, il fatto di comandare gli scambi. La strategia era cercare di variare molto le traiettorie per dargli fastidio, anche con la variazione in back, ma oggi sentivo che non avevo mai giocato di notte e credo sia parecchia differenza rispetto al giorno, dove la palla salta di più e riuscivo a dare più rotazione. Stasera, anche grazie al merito di Jannik, che è molto opprimente come tipologia di giocatore, per il mio tipo di gioco è stato difficile. Non sono mai riuscito a trovare una quadra che gli potesse dare fastidio, l’ho fatto giocare bene e non era il mio obiettivo. Volevo sporcare un po’ il gioco e non sono riuscito. Devo dare tanto merito a Jannik. Prendendo esempio dal match di oggi, bisogna servire veramente bene per avere una chance di gestire lo scambio, perché Jannik è veramente opprimente da fondo, ha una profondità incredibile, è solidissimo, concede pochissimo. Ti fa alzare i giri, e oggi ho anche sbagliato molto proprio per la sua tipologia di gioco, che ti porta ad alzare l’asticella e a uscire fuori giri. Forse Carlos è l’unico che abbiamo visto che, in condizione ottimale, può dargli fastidio. Ovviamente tutto può succedere, ma sono rimasto molto impressionato da Jannik stasera“.

