Il carrarino scherza anche sul Papa: “Io ho una certa nomea…”

Foto di Brigitte Grassotti

Lorenzo Musetti continua a volare e a sognare: un’altra vittoria convincente, annullando quattro set point nel primo set, piegando Alexander Zverev e raggiungendo le semifinali agli Internazionali d’Italia, di fronte a un Campo Centrale ribollente che oggi lo ha supportato dal primo all’ultimo punto.

In conferenza stampa il carrarino ha parlato di tutte le emozioni provate in questo match: “La sensazione se dovessi descriverla è quasi di liberazione, è stato un match molto fisico, condizioni lente, per me era la prima volta in serale, condizioni completamente diverse rispetto agli altri match che avevo giocato. Aver salvato quei quattro set point ha destabilizzato molto lui, non ha giocato un bellissimo tiebreak, ho approfittato dei suoi errori, poi siamo rientrati in lotta nel secondo e l’ho brekkato nel momento giusto”.

Sul match al prossimo turno con Alcaraz: “Con Alcaraz sarà una partita a viso aperto, mi sarebbe piaciuto giocare il match di Montecarlo fino alla fine al meglio, mi è dispiaciuto. Mi sto motivando ogni volta con questo pubblico, sembra di stare dentro un’arena, cercherò di portare il tifo a fare il suo dovere e a fare la sua parte italiana, sarà comunque un match duro”.

Sulle difficoltà avute all’inizio e la possibilità di incontrare il Papa: “All’inizio facevo molta fatica a mettere a fuoco, a sgranare gli occhi, mi sentivo un po’ in ritardo con la palla, era la prima volta che giocavo sul Centrale in serale, condizioni completamente diverse. Il game della svolta è stato quello del 6-5, mi ha fatto entrare più in fiducia ed entrare meglio nel match. Ho cominciato a giocare più la smorzata, oggi mi è riuscita particolarmente bene e quindi ho esagerato. Mi farebbe piacere incontrare il Papa, ho assistito quando c’è stata la fumata. Io ho questa nomea, ma penso di essere migliorato su questo aspetto, noi toscani purtroppo abbiamo questa cosa delle bestemmie e non è facile non esternare”.

Sul miglioramento avuto nell’ultimo mese: “Nell’ultimo periodo il miglioramento è stata farina del mio sacco, la settimana di Montecarlo mi ha aiutato ad entrare in fiducia nei miei mezzi, ma da qualche settimana mi sentivo più ordinato e meglio in campo, avevo perso da giocatori forti come Shelton, Djokovic e Fils. Mi sentivo più vicino al mio ranking, il salto di qualità è stato nel quotidiano, nella routine che mi ha aiutato nella costanza giorno dopo giorno”.

Sul traguardo delle tre semifinali raggiunte nei tre “1000” sulla terra:Ho letto gli altri giocatori che hanno fatto le tre semi sulla terra nella stessa stagione e penso di aver fatto definitivamente il salto di qualità. C’è tanta ambizione e c’è spazio per crescere in campo e fuori dal campo, un altro test importante sarà con Carlos per riconfermare quanto di buono sto facendo e c’è ancora molto da migliorare”.