Il carrarino entuasiasta dopo la bella prova contro Galan che gli spalanca le porte del terzo turno

PARIGI – Una tranquilla giornata di lavoro per Lorenzo Musetti, che ha regolato il colombiano Galan in tre set, durati un paio d’ore. Qualche distrazione di troppo, per il ragazzo di Carrara, e un secondo set strepitoso. «Sì, in quel set ho raggiunto un livello molto alto, giocando tutti i punti come sto cercando di fare, nel primo e nel terzo invece ho avuto qualche calo di intensità. Che voto mi do? Direi 8». Musetti aveva vinto in tre set anche l’incontro del primo turno, con il tedesco Hanfmann, un buon risparmio di energie in vista del prossimo incontro di venerdì contro l’argentino Navone, battuto un anno fa alle Olimpiadi parigine dopo averci perso nella finale del Challenger di Cagliari. «Vincere rapidamente è un risultato ottimo – conferma Lorenzo – il fisico non si stressa e la fiducia nel mio tennis cresce. La parola chiave di questo mese è consapevolezza. Istinto e talento ci sono sempre stati nel mio tennis, a Monte Carlo è scattato qualcosa. Una settimana strana, dove sono arrivato in finale rimontando sempre da un set sotto, andando più volte molto vicino alla sconfitta. Madrid e Roma hanno confermato il mio livello di gioco, ora mi sento più efficace e ordinato in campo, consapevole di possedere il livello per battere chiunque». “Allez Lorenzò”, gli gridano dalle tribune, Parigi lo ha eletto subito tra i propri beniamini. «Bella sensazione, ma devo concentrarmi su me stesso, non farmi distrarre. Mi sono messo in una bolla per cercare di esprimere il mio miglior tennis, qui non sono mai andato oltre gli ottavi di finale e spero che questo possa essere l’anno giusto per fare qualcosa di importante».
Chiusura in chiave Champions League: “Sabato tiferà per l’Inter o per il Paris Saint Germain?“, gli domandano. «Eh, io sono della Juventus… però sosterrò la squadra italiana».

