Il carrarino ha raggiunto gli ottavi di finale in uno Slam sul cemento per la prima volta nella sua giovane carriera

Foto di Ray Giubilo

Da New York – Lorenzo Musetti non ha avuto bisogno di finire il match contro il suo grande amico Flavio Cobolli agli US Open, perché il romano si è dovuto ritirare per un problema fisico consentendo al suo connazionale di raggiungere gli ottavi di finale in uno Slam sul cemento per la prima volta nella sua carriera. Al momento del ritiro di Cobolli, il numero 10 del seeding era in pieno controllo della sfida e stava sciorinando un tennis di altissima qualità su una superficie che non gli è sempre stata amica in questi anni. Il carrarino ha ritrovato la fiducia smarrita (soprattutto a causa dell’infortunio patito al Roland Garros) e la sensazione è che non abbia alcuna intenzione di fermarsi qui, con il potenziale derby contro Jannik Sinner nei quarti già all’orizzonte.

Quando Lorenzo è in fiducia e gioca a braccio sciolto, è davvero complicato da arginare indipendentemente dal campo su cui si gioca. Lo stesso Musetti ha confidato che si sente davvero bene ora: “Ho ritrovato le mie certezze e si sta vedendo, anche se il finale del match odierno non è stato quello che avrei voluto. Mi dispiace molto per ciò che è successo a Flavio, che era molto stanco dopo le battaglie nei turni precedenti e non è riuscito a concludere la partita. Gli auguro il meglio. Per quanto mi riguarda, stavo eseguendo il piano tattico che avevamo preparato in maniera impeccabile ed era da tanto tempo che non mi sentivo così a mio agio sul cemento.” C’è stato un click nella testa dell’italiano: “Credo che sia soprattutto un fatto di convinzione e fiducia nelle mie armi, che possono essere efficaci anche su questi campi. Me lo hanno detto anche Flavio Cobolli e Simone Tartarini. Sono una persona abbastanza sensibile e ho bisogno di essere spronato per esprimere al meglio, ma devo ammettere che sono cresciuto da tutti i punti di vista nell’ultimo anno. La svolta è stata probabilmente la semifinale raggiunta a Wimbledon nella passata stagione. Lì ho capito che avevo il potenziale per ottenere risultati importanti anche lontano dalla terra battuta.”

A separare Lorenzo dai quarti c’è lo spagnolo Jaume Munar, che sta giocando il miglior tennis della sua carriera sui campi veloci. “Lo conosco bene, è un giocatore molto solido e preparato fisicamente. Commette pochi errori gratuiti e non ti regala di certo la partita, quindi dovrò giocare al meglio per andare ancora più avanti nel torneo. Ho già perso contro di lui a Hong Kong e mi ricordo che era stata una partita davvero tirata, in cui entrambi ci eravamo spinti al limite con un grande dispendio di energie. Per questo mi aspetto una sfida complicata” – ha spiego Musetti in vista del prossimo round.