UN TORNEO VERSO LA SALVEZZA
A precisa domanda sul torneo di Washington, ha detto: “Probabilmente non lo giocherò perché la direttrice del torneo mi ha non ha detto cose buone su di me”. (To rinse, nel linguaggio gergale, significa "far fare una figuraccia a qualcuno, ndr), significa In questo momento, Andy si trova a casa dopo essere tornato da una vacanza alle Maldive. A breve, tuttavia, dovrebbe partire per Miami e iniziare la preparazione in vista del 2019. Con il fisico nuovamente a posto, la sua stagione scatterà con il Brisbane International. Da parte sua, il torneo di Washington sta attraversando un periodo molto difficile, anche sul piano finanzario, ma dovrebbe essere salvato dall'intervento dell'uomo d'affari Mark Ein, già proprietario dei Washington Kastles, una delle squadre del World Team Tennis. Secondo alcune fonti, starebbe per prendere in mano l'evento per un periodo di cinque anni. Ein avrebbe battuto una dozzina di concorrenti, tra i quali anche Larry Ellison, proprietario del torneo di Indian Wells. Tra gli interessati a rilevare la licenza dal Washington Tennis & Education Foundation c'erano anche alcuni stranieri, ma Ein avrebbe avuto la meglio perché intende mantenere il torneo a Washington. Il torneo costa circa 10 milioni di dollari all'anno ed è un investimento piuttosto rischioso, perché in quel periodo dell'anno c'è il rischio di maltempo. Nel 2018 è andata malissimo, con nove giorni di pioggia che hanno falcidiato il programma, costringendo a orari improbabili e doppi turni. Ein è un volto noto del mondo del tennis, essendo già vicepresidente USTA (che peraltro ha appena nominato il nuovo presidente, l'ex doppista Patrick Galbraith). Il suo intervento potrebbe essere salvifico, visto che l'accordo con il title sponsor CITI era scaduto nel 2018 e gli organizzatori erano riusciti a strappare un prolungamento di un anno. Col senno di poi, sarà utile per gestire una delicata transizione. Anche se non ci sarà Andy Murray.