da Monte Carlo, Cristian SonzogniFederer-Nadal-Djokovic
da Monte Carlo, Cristian Sonzogni

Federer-Nadal-Djokovic. O meglio, in ordine dal favorito e non per classifica: Nadal-Federer-Djokovic. Sono questi i tre nomi da cui dovrebbe uscire il vincitore di Monte-Carlo 2007. Qualsiasi altro risultato, alla luce di quanto si è visto in questi primi giorni al Country Club, sarebbe una enorme sorpresa. Certo, non ci voleva un genio per pronosticare uno dei suddetti anche alla vigilia dell’appuntamento monegasco, ma la candidatura dei tre uomini più in forma (e con più talento) del tennis mondiale si è rafforzata al termine di un paio di turni in cui non sono mancate defezioni e sorprese. Così, dall’alto al basso del tabellone, hanno salutato anzitempo la compagnia Moya,  Youzhny, Gonzalez, Monfils, Almagro, Davydenko, Murray, Nalbandian, Safin. E se i russi Youzhny, Davydenko e Safin sono stati dei perfetti autolesionisti, o forse erano ancora troppo provati dalle fatiche di Davis, tra gli altri si contano ben cinque ritiri. L’ultimo, ieri, quello di Nalbandian, costretto ad arrendersi alla schiena più che al solido tedesco Kohlschreiber. Ancora prima di prendere il via se n’era invece tornato a casa Andy Murray, accompagnato dal 90 per cento dei giornalisti britannici presenti nel Principato, richiamati in patria dalle loro testate.

Rafael Nadal ha fatto il suo esordio contro Chela, ed è stata un’entrata decisamente convincente nel torneo per il re della terra. Rafa si è imposto per 6-3, 6-1, ma era avanti 5-1 anche nel primo set. Ha dominato in ogni settore del gioco, è carico e pare tranquillo, nonostante le tre cambiali in scadenza da qui a Parigi. Tecnicamente, la cosa più interessante vista ieri è stata l’attitudine del ragazzo di Manacor, che mette molta più pressione di prima ai suoi rivali fin dall’inizio dello scambio. Poi la difesa è rimasta inalterata, e i suoi bei passanti Rafa li ha messi ancora, ma l’impressione è che effettivamente lo spagnolo abbia l’intenzione di abbreviare gli scambi per non logorarsi troppo, ed evitare quei problemi ai piedi che già lo hanno messo alla prova nel recente passato.
Ha convinto Rafa, dunque, ma ha convinto anche Djokovic, che ha perso un set con Gaudio perché è rimasto un po’ imbrigliato nel gioco dell’argentino, ma ha vinto un delicato primo game del terzo set che gli ha spianato la strada per il 6-1 conclusivo. E ora il serbo è sulla strada di Federer, che troverebbe nei quarti, anche se prima deve battere oggi Ferrer in un match molto delicato. E anche ieri Novak non ha smentito la sua fama di simpatico spaccone quando, in conferenza stampa, ha detto apertamente che pensa di poter essere lui il primo a battere Nadal sulla terra (striscia giunta a 63 match di fila). Peraltro, i due, condividono ora lo stesso addetto stampa: si tratta di Benito Barbadillo Perez, ex ufficio stampa Atp.

Intanto pare rientrata, almeno in parte, la rivoluzione annunciata nel round table di lunedì. Nella tarda serata di martedì Federer, Nadal, Ljubicic e Moya (in qualità di traduttore per Rafa) hanno incontrato il numero 1 dell’Atp Etienne De Villiers e si sono detti soddisfatti del confronto. Pare addirittura che, non solo De Villiers abbia assicurato che d’ora in avanti non verrà presa nessuna decisione senza il loro consenso, ma anche che il torneo del Principato abbia buone chance di restare in calendario. Nel caso sarebbero nove i Masters-Series, come oggi, e non più otto come voleva l’Atp. Prossimo incontro tra le parti al Foro Italico, dove si dovrebbe capire qualcosa in più riguardo al tribolato calendario 2009.

Pillole dal Country Club
Anche a Monte-Carlo
ogni tanto c’è nebbia. Ebbene sì. Ieri, per esempio, buona parte della giornata si è giocata sotto una densa nebbiolina che ha abbassato notevolmente le temperature estive del giorno prima: dieci gradi in meno, da trenta a venti.

Nadal, dopo la conferenza stampa, è stato quasi travolto da una sua fan, diciamo così, un po’ in carne (eufemismo). Rafa l’ha presa sul ridere, ma la faccia che ha fatto dopo questo incontro ravvicinato sarebbe stata da filmare e mettere in bacheca. Dove non arrivano gli avversari, arrivano i tifosi (o meglio, le tifose) a mettere ko il maiorchino…

A proposito di tifosi, al Country Club sono sempre di più, e non si capisce come sia possibile visto che anche nei giorni precedenti c’era il tutto esaurito. Andare dal campo centrale al campo dei Principi e viceversa diventa un’impresa che può richiedere anche un quarto d’ora o venti minuti. L’ideale è uscire dal circolo e rientrare dalla parte opposta. E’ scomodo ma sempre meno che restare imbottigliati nei vialetti del circolo.

Anche ieri, come il giorno precedente, gli addetti alla sicurezza hanno sequestrato alcuni pc agli ingressi. L’Atp tiene in seria considerazione il pericolo scommesse e non vuole dare ai giocatori l’opportunità di poter trovare computer dai quali giocare. Il provvedimento però non convince. Sia perché comunque ci sono i pc dei giornalisti, sia perché basta un palmare o un telefonino per puntare. Suona più come un avvertimento, insomma, che non come un gesto concreto.

Il Main-Draw di Monte Carlo e il tabellone delle qualificazioni