Il tennista americano spiega come funziona in questo momento la situazione all’interno del circuito. C’è una vera e propria desolazione.

Foto di Ray Giubilo

Il Masters 1000 di Shanghai vedrà una finale assolutamente atipica tra i cugini Arthur Rinderknech e Valentin Vacherot, una finale per certi versi assurda e che nessuno si aspettava a inizio torneo. E’ ormai diverso tempo che il circuito è preda di un dominio assoluto e in quasi tutti i tornei i principali protagonisti sono Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Se manca uno dei due quasi sicuramente l’altro va in finale e nei tornei importanti il dominio è per certi versi raccapricciante. Un dominio che sembra quello dei Big Three, ma anche quello che inizialmente aveva visto la rivalità tra Roger Federer e Rafael Nadal.

Ormai tutti gli avversari sono consapevoli di ciò, Alcaraz e Sinner si sono divisi i titoli del Grande Slam negli ultimi due anni e la sensazione è che anche in futuro c’è questa possibilità. Il tennista americano Alex Michelsen, numero 34 della classifica Atp, è uno dei profili più interessanti all’interno del circuito ma allo stesso tempo è consapevole della situazione che vive il tennis moderno. L’atleta ha parlato nel corso del podcast Nothing Major e con fare molto onesto ha raccontato cosa succede attualmente all’interno del circuito:

“Non c’è niente che noi poveri ragazzi possiamo fare al momento contro quei due”, riferendosi appunto al campione italiano e a quello spagnolo ed ha poi proseguito: “Quando qualcuno dice ‘Si, posso vincere gli Us Open’ tutti scoppiano a ridere semplicemente. Ormai penso che nessuno ci creda più…Tranne Novak Djokovic, forse. Ma anche lui non sta ringiovanendo…“, ha sottolineato l’americano mostrando qualche perplessità sul fatto che vi siano tennisti che possano davvero competere per la vittoria con gli attuali primi due del ranking mondiale.