Il campione russo ha avuto un acceso battibecco con il giudice di sedia Mohamed Lahyani dopo aver perso il secondo set contro Tien a Shanghai

Foto Ray Giubilo

Daniil Medvedev è noto a tutti per il suo carattere irascibile e i suoi screzi con i giudici di sedia, con un numero di episodi controversi che è aumentato da quando il russo è sprofondato in una grave crisi. L’ex numero 1 del mondo è ancora il lontano parente del giocatore capace di vincere gli US Open nel 2021 e di raggiungere la prima posizione del ranking ATP, ma sta dando il massimo per risalire la china e qualche segnale positivo si è visto negli ultimi tornei. Il nativo di Mosca ha centrato le semifinali all’ATP 500 di Pechino e ha staccato il pass per i quarti al Masters 1000 di Shanghai, dove affronterà l’australiano Alex de Minaur in quella che si preannuncia come una battaglia senza esclusione di colpi.

L’attuale numero 18 del mondo è venuto a capo di un’estenuante maratona contro la giovane promessa americana Learner Tien negli ottavi, dopo che quest’ultimo lo aveva eliminato sia agli Australian Open che all’ATP di Pechino quest’anno. Daniil ha rischiato di complicarsi la vita anche in quest’occasione, ma è stato più scaltro nelle fasi decisive del terzo set e ha potuto celebrare un successo preziosissimo quasi allo scoccare delle tre ore di gioco. Dopo aver perso il secondo set al tiebreak, i demoni sono tornati ad affacciarsi nella mente del russo che ha anche avvertito un accenno di crampi (proprio come era avvenuto a Pechino).

Frustrato e nervoso, l’ex numero 1 del mondo ha avuto un battibecco con il giudice di sedia Mohamed Lahyani, che gli aveva inflitto un ‘warning’ per aver sforato i 25 secondi prima di servire. Medvedev ha menzionato anche la leggenda spagnola Rafael Nadal durante il suo sfogo: “Ho affrontato Rafa diverse volte e dovevo aspettare anche 55 secondi prima di rispondere, senza che lui abbia mai preso un warning. A me è successo una sola volta oggi e sono stato subito ammonito. È davvero assurdo!”

Ecco il video dello sfogo di Medvedev nei confronti del giudice di sedia: