Il giocatore di Busto Arsizio gioca un set e mezzo alla pari con il britannico, ma raccoglie meno di quanto avrebbe meritato: Norrie si impone in tre set e avanza agli ottavi

C’è tanto da recriminare per Mattia Bellucci, che a Wimbledon vede arrestarsi la sua corsa al terzo turno! Il giocatore azzurro era reduce da due ottimi successi, ma nella giornata odierna è Cameron Norrie ad avanzare agli ottavi di finale, imponendosi con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-3 in oltre due ore e un quarto di gioco. Se a unire i due giocatori di scena sul campo 1 era l’essere mancini, lo stile di gioco era profondamente diverso: più elegante e controllato quello di Bellucci, più grezzo ma forse più efficace quello del britannico. E in questo contrasto di tecnica e stile a emergere è proprio Norrie, che dall’alto della sua esperienza ha saputo resistere nei momenti di difficoltà per poi prendere il comando delle operazioni quando ne ha avuto possibilità, quella stessa esperienza che inevitabilmente ancora manca a Mattia.
Dei tre parziali disputati quello su cui ha maggiori rimpianti è senza dubbio il primo, dove non solo si è portato subito avanti di un break ma ha avuto tre occasioni per il 3-0 e una palla per salire 5-2. Quando invece è arrivato il contro break da parte di Norrie nel corso dell’ottavo gioco per risalire sul 4-4 è stato il primo momento focale dell’incontro, con il britannico che salva nel successivo turno di battuta due pericolose palle break prima di andare a vincere il tie-break per sette punti a cinque. Il secondo snodo che racconta l’andamento dell’incontro – e che risulterà decisivo – è il break che ancora una volta opera il britannico nel corso del settimo gioco del secondo parziale: Bellucci aveva trovato le forze per recuperare l’iniziale break di svantaggio e si era portato sul 3-3, avrebbe potuto mettere la testa avanti e invece si è trovato nuovamente costretto a inseguire. La sensazione dev’essere stata simile a quella di uno scalatore davanti a una delle vette più alte, le forze son venute meno ed è iniziata una lenta e progressiva discesa sul piano tecnico-tattico. Nel terzo Norrie ha rischiato di complicarsi la vita perdendo uno dei due break di vantaggio quando è andato a servire sul 5-2, salvo poi chiudere nel game successivo al primo match point utile con il dritto dell’azzurro che finisce lungo.
Nonostante Norrie sia riuscito a vincere l’incontro senza perdere neanche un set e giocando al meglio nelle fasi nevralgiche dell’incontro, non mancano le note positive per quanto riguarda Bellucci. Per un set e mezzo ha dimostrato di possedere un bagaglio tecnico importante, che gli ha permesso di variare tanto e di non concedere troppi punti di riferimento all’avversario, oltre ad alcune soluzioni estemporanee di dritto che se registrate e inserite all’interno di un disegno tattico più ampio possono diventare un’arma in più. Le prime vittorie su questa superficie nel circuito maggiore e una buona dose d’esperienza dev’essere il bagaglio che Bellucci deve portare a casa da questa stagione su erba, con l’obiettivo il prossimo anno di fare ancora meglio.