CEMENTO E TERRA BATTUTA
Il primo obiettivo della Sakkari è superare sua madre, Angeliki Kanellopoulou, che è stata al massimo numero 43 del mondo. A suo dire, l'aiuto di Johansson è stato decisivo per effettuare un salto di qualità. ”La sua mentalità di ex top-10 mi ha aiutato a battere ottime giocatrici, tra cui Wozniacki, Vesnina e Cornet. Per il 2018, il mio obiettivo è chiudere l'anno tra le prime 30. In futuro, il sogno è arrivare tra le top-10. Credo che sia la ragione per cui stiamo lavorando insieme: lui crede in me e io sono convinta di potercela fare”. Quando le hanno chiesto le sue preferenze tra i giocatori di oggi, la Sakkari non ha avuto dubbi: “Mi piace il personaggio di Nadal, sul campo è un grande combattente. Ma Roger è Roger, credo che non ci sarà mai un tennista come lui. Tra le donne, l'abilità e l'equilibrio di Serena Williams è straordinario. Però non abbiamo niente in comune, lei è unica. La ammiro come giocatrice e come atleta”. Da parte sua, la Sakkari punta a fare ottime cose già a partire dalla stagione australiana, anche se si aspetta i migliori risultati per i tornei sulla terra battuta. “Penso che il mio punto di forza sia la velocità e la solidità da fondocampo. Per questo, sto lavorando al servizio in modo da poter ottenere più punti gratis. Sul piano tecnico, sarà l'obiettivo del 2018. Io preferisco il cemento, ma Thomas mi ha detto che giocherò bene sulla terra battuta, come non mi è ancora capitato. Vedremo se avrà avuto ragione”.