PRIORITÀ AL DOPPIO
Dando un'occhiata al ranking ATP di Margaroli, si capisce che ha fatto una scelta ben precisa: numero 786 in singolare a 159 in doppio, ha deciso di concentrarsi soprattutto sul doppio. “In effetti quest'anno ho scelto di giocare tanti Challenger proprio per focalizzarmi sul doppio, però quando posso mi fa piacere giocare in singolare, faccio le qualificazioni e mi è capitato di vincere alcune belle partite. Per esempio, solo quest'anno ho battuto Adrian Ungur e per due volte il top-300 Ivan Gakhov. Proprio per questo, non sono ancora sicuro se mettere definitivamente da parte il singolare”. Ma non c'è dubbio che, in questo momento, la priorità sia il doppio, che peraltro gli ha regalato la soddisfazione di essere convocato in Coppa Davis. “In Svizzera è un periodo di transizione, perché è chiaro che Federer e Wawrinka non giocheranno più, salvo possibili apparizioni stabilite da loro. Poi si è ritirato Marco Chiudinelli: a proposito, è stata una bella emozione partecipare alla fine della sua carriera, facendo coppia con lui nel suo ultimo match in Coppa Davis, nonché nell'ultimo in assoluto, a Basilea”. Ciò che fa ben sperare, per la carriera dell'elvetico, è il fatto che sia arrivato piuttosto agevolmente tra i top-200 ATP senza avere un partner fisso. “Vero. Un po' perché è difficile individuarne uno e trovarsi bene, un po' perché dedicandomi anche al singolo non mi ero preoccupato di cercarne uno. Adesso c'è Tristan-Samuel Weissborn: ci alleniamo insieme a Vienna, abbiamo fatto coppia a Bratislava e faremo altrettanto a Brescia. Quest'inverno faremo la preparazione insieme e poi decideremo se andare avanti l'anno prossimo. Sarebbe davvero una buona cosa”. Pur essendo ancora molto giovane, Margaroli sta già seminando per il futuro. Oltre al tennis, infatti, si dedica alla facoltà di Scienze Motorie a Milano.“Piano piano sto cercando di avvicinarmi alla laurea, mi mancano una decina di esami. Non lo vedo come uno sbocco lavorativo a sé stante, ma come un qualcosa in più per il tennis, se dovessi fare l'allenatore o il preparatore in futuro. Mi piacerebbe essere ben preparato”. Per entrare nel main draw bresciano, dovrà battere lo slovacco Lukas Klein.