La vittoria di Valentin Vacherot entra di diritto nella storia del grande libro del tennis, ma sono tante le storie incredibili che questo sport ha saputo raccontare negli anni

Il tennis è da sempre definito “lo sport del diavolo”, imprevedibile e spesso fuori da ogni logica, è in grado di raccontare storie che altrimenti sarebbero difficili anche da immaginare. Valentin Vacherot nella giornata odierna ha scritto una nuova pagina di storia dello sport della racchetta, trionfando a Shanghai e diventando il giocatore con il ranking più basso a vincere un Masters 1000. Il monegasco, infatti, a inizio torneo era il numero 204 del mondo ed è entrato nel tabellone delle qualificazioni come Alternate: il ritiro di Joao Fonseca ha permesso a Luca Nardi di entrare nel tabellone principale, facendo così spazio a Vacherot. Il cammino non è stato semplice per lui, che nel secondo turno di qualificazioni si è trovato a soli due punti dalla sconfitta, e con 5 vittorie su 8 arrivate al terzo set. A rendere ancora più incredibile il successo di Vacherot è il suo background, con una sola vittoria nel circuito ATP prima di Shanghai (arrivata quest’anno a Montecarlo, contro Jan-Lennard Struff).
Ma la storia di Vacherot non è la sola che merita di essere raccontata, e ricordata. Sono diverse infatti quelle vittorie che, per un motivo o per un altro, entrano nella storia del tennis. Di seguito una piccola selezione, che non vuole essere esaustiva né ha la pretesa di avere una valenza enciclopedica, ma solo la volontà di riportare a galla storie più o meno dimenticate.
EMMA RADUCANU – US OPEN 2021
Tra tutte le storie che saranno ricordate, quella della giocatrice britannica è senza dubbio la più recente in ordine di tempo. Era l’11 settembre del 2021, e sull’Arthur Ashe Stadium Emma Raducanu diventava la prima giocatrice nell’era Open a trionfare in uno Slam partendo dalle qualificazioni (e per di più, senza perdere un set). In finale ebbe la meglio su Leylah Fernandez con il punteggio di 6-4, 6-3, una vittoria che le permise di scalare il ranking WTA in maniera impressionante: partita da numero 150 del ranking, tornò a casa da numero 23 del mondo e con una popolarità fuori da ogni logica. Per spiegare la dimensione del successo di Raducanu c’è un dato che meglio di altri lo racconta: quando ha alzato al cielo il trofeo degli US Open, la giocatrice britannica doveva ancora vincere un match a livello WTA. Qualche settimana prima si era fatta notare a Wimbledon arrivando fino agli ottavi di finale, ma oltre ai tornei dello Slam doveva ancora dimostrare molto.
La storia non è però andata come in molti si aspettavano. L’incredibile popolarità e aver saltato a piè pari un paio di step necessari nella crescita di una giocatrice hanno complicato i piani, con Raducanu che ad oggi è ancora ferma a quell’unico titolo e non è neanche più riuscita a disputare una finale a livello WTA. Tra molteplici infortuni e un rapporto complicato con i suoi allenatori, solamente ora la giocatrice britannica sembra aver trovato una qualche forma di equilibrio, e sta provando a risalire il ranking WTA in maniera più graduale (attualmente è alla posizione numero 30).
MARK EDMONDSON – AUSTRALIAN OPEN 1976
Rimanendo nell’orbita dei campioni Slam, un’altra incredibile storia del tennis è quella di Mark Edmondson. Ancora ad oggi, a 49 anni dal suo successo in Australia, l’ex tennista australiano resta il vincitore Slam con il ranking più basso di sempre. Come detto l’anno era il 1976, ed Edmondson era il numero 212 del mondo. I tempi erano ben diversi rispetti, e lo Slam aussie non godeva ancora della popolarità odierna: basti pensare che Edmondson ricevette una telefonata da Tennis Australiana solamente una settimana prima del torneo per avere la conferma di essere in tabellone, e che dei 64 giocatori al via ben 40 erano australiani. Del suo cammino vengono ricordate soprattutto le vittorie in semifinale – 6-1, 2-6, 6-2, 6-4 a Ken Rosewall – e il successo in finale su John Newcombe sempre in quattro set.
Anche in questo caso, la storia non è stata tanto benevola come quel successo poteva far pensare. Edmondson non è mai entrato nella storia del tennis australiano, ottenne il suo best ranking alla posizione numero 15 e riuscì a conquistare solamente sei titoli in singolare e altri cinque Slam in doppio. La sua storia vale comunque la pena di essere raccontata, se si pensa che prima del successo in Australia aveva disputato solamente due Slam e che nella sua vita fuori dai campi da tennis era un semplice operaio. “In quel momento, tutti si aspettavano miracoli da me” ha raccontato, “pensavano che vincessi ogni torneo importante. Ma non funziona così”.
ANGELIQUE WIDJAJA – WTA 250 BALI 2001
Dai vincitori Slam si passa a una dimensione più piccola, ma che racchiude un record che ad oggi è ancora imbattuto nella storia del tennis. L’anno è il 2001 e a Bali, Indonesia, si disputa uno dei tanti tornei Tier III (gli attuali 250, ex International), e a farsi strada fino al successo finale è Angelique Widjaja. La giocatrice di casa è infatti ancora attualmente la vincitrice di un titolo WTA con il ranking più basso di sempre, a inizio torneo si trovava infatti alla posizione numero 579. Nel suo cammino lascia per strada solamente due set, e la vittoria più prestigiosa è quella nei quarti di finale contro la numero 29 del mondo Tamarina Tanasugarn (2-6, 7-5, 6-2).
Il trionfo a Bali è stato poco più di un ‘unicum’ per Vidjaja, che in carriera ha raccolto solamente un altro titolo a livello WTA e un best ranking alla posizione numero 55. Delle storie fin qui raccontate è probabilmente la meno conosciuta, ma resta pur sempre un record.
KIM CLIJSTERS E MARIN CILIC, SORPRESE MA NON TROPPO
Ci sono infine storie che, seppur in forma diversa, possono comunque annoverarsi come “sorprese”. Si tratta di giocatori e giocatrici già noti al grande pubblico e affermati, ma che per un motivo o per un altro si sono trovati a dover ripartire da zero. Questo è il caso di Kim Clijsters – ex numero uno al mondo e vincitrice di 41 titoli WTA – che nel 2009 vinse gli US Open addirittura senza essere classificata nel ranking WTA. L’ex tennista belga aveva infatti annunciato il ritiro nel maggio del 2007 per via dei tanti infortuni, e quello di Flushing Meadows era solamente il terzo torneo che disputava dal ritorno alle gare. Entrata in tabellone in virtù di una wildcard – prima giocatrice a vincere un titolo grazie a un invito degli organizzatori – trionfò in finale contro Caroline Wozniacki con il punteggio di 7-5, 6-3, superando nel corso del torneo anche giocatrici del calibro di Serena e Venus Williams.
L’ultima storia è ancora dei tempi recentissimi, e il protagonista è Marin Cilic. Il 36enne croato lo scorso anno infatti è diventato il giocatore ad aver conquistato un titolo ATP con il ranking più basso di sempre: ad Hangzhou Cilic si è presentato da numero 777 del mondo, in tabellone grazie ad una wildcard. Anche in questo caso, come Clijsters, il croato è senza dubbio un giocatore che ha una storia importante – numero 3 al mondo come best ranking e 21 titoli in carriera – ma che lo scorso anno è stato costretto a ripartire da lontano, dopo essersi sottoposto a due interventi chirurgici tra il 2023 e il 2024.

