L’ATP ha inoltrato una lettera ufficiale alla FITP – pubblicata da Il Fatto Quotidiano – per avere chiarimenti e rassicurazioni circa l’organizzazione delle Finals: tra le righe, il reale destinatario della comunicazione sembra essere il governo

La prossima edizione delle ATP Finals è ormai sempre più vicina, e come negli anni precedenti Torino si prepara ad accogliere i migliori tennisti della stagione e al solito bagno di folla da parte degli appassionati. C’è però una questione che sta tenendo banco nell’organizzazione dell’evento che formalmente chiude la stagione tennistica, una partita delicata che si gioca lontana dai campi da tennis ma direttamente nelle stanze del governo. Tutto è partito dall’ultimo Decreto Sport, già approvato dal Consiglio dei Ministri, e che tra le tante norme che contiene ve ne sono alcune che riguardano anche l’organizzazione delle ATP Finals: volendo riassumere, l’organizzazione dell’evento che fino a questo momento era totalmente a carico della Federazione, dovrà ora essere condiviso con le varie autorità istituzionali (governo, Regione, Comune), e soprattutto con la società governativa di Sport e Salute, che entrerebbe nella parte gestionale e organizzativa. La richiesta è stata avanzata anche in virtù dell’importante contributo pubblico – circa 80 milioni di euro – di cui la manifestazione beneficia da ormai diversi anni.
Tralasciando alcune ripercussioni in ambito strettamente politico, che non competono a queste latitudini, è più interessante invece analizzare la posizione che l’ATP ha assunto di fronte a questo nuovo scenario. Una posizione non di apertura – condivisa pienamente dalla FITP e dal presidente Binaghi in persona – e che ha voluto mettere nero su bianco, indirizzando una lettera formale alla FITP all’interno della quale si chiedono importanti chiarimenti circa l’organizzazione delle Finals. Il documento è stato pubblicato in esclusiva da Il Fatto Quotidiano, e si legge piuttosto chiaramente come per l’ATP sia piuttosto urgente “acquisire ogni necessario chiarimento di prima di formalizzare il nuovo Long Forgm Agreement. La decisione di rinnovare l’incarico – si lege ancora nel testo – si basa sull’inderogabile assunto che, così come è avvenuto in questi anni, sia la FITP ad organizzare e gestire direttamente e in prima persona l’evento”.
In pratica, volendo leggere tra le righe quanto presente nel testo ufficiale, la posizione dell’ATP sembra piuttosto netta: o l’organizzazione delle Finals resta invariata rispetto alle passate edizioni, oppure c’è il rischio che l’accordo non venga prolungato. Pensare quindi a una convivenza stretta tra la FITP e i rappresentanti del governo sembra essere la soluzione meno possibile, in quanto la stessa ATP sembra non voler avere a che fare con altri organi che non siano la stessa Federazione. Il presidente Angelo Binaghi ha come carta da giocare l’incredibile successo che l’evento sta avendo negli ultimi anni – dopo le prime difficili edizioni condizionate dal Coronavirus – oltre che la sinergia che è ormai consolidata con il Comune di Torino e la Regione Piemonte. I margini della trattativa sono estremamente ridotti, da un lato il governo non potrà tornare completamente sui propri passi mentre dall’altro è difficile credere che l’ATP sia pronta ad abbassare le proprie pretese in termini di sicurezza e tutela dell’evento.