L’australiano non vuole proprio lasciare in pace l’ex numero 1 del mondo e continua a sparare a zero senza essere sufficientemente informato sui fatti

Foto di Ray Giubilo

Fin da quando Jannik Sinner è stato coinvolto nel ‘caso Clostebol’ – che lo ha tormentato per circa un anno – Nick Kyrgios ha iniziato una vera e propria crociata nei suoi confronti, assumendo un atteggiamento ossessivo che perdura ancora oggi. Il fuoriclasse azzurro ha dimostrato la sua innocenza, ma ha dovuto comunque scontare tre mesi di sospensione (tra febbraio e maggio 2025) a causa della ‘responsabilità oggettiva’, evitando che il procedimento finisse dinnanzi al TAS di Losanna. Non c’è dubbio che sia stato il periodo peggiore della giovane carriera dell’azzurro, che è stato sottoposto ad un enorme stress ma ha capito quali sono i suoi veri amici.

L’australiano – che è ormai un ex giocatore o quasi – è stato ospite nell’ultimo episodio di ‘Unscripted Show‘ e ha sparato nuovamente a zero contro l’ex numero 1 del mondo. Oltre ad affermare che i dirigenti dell’ATP avrebbero protetto il quattro volte campione Slam, l’ex numero 13 del mondo ha confessato di non sopportare proprio Sinner: “Ci sono molti giocatori nello spogliatoio con cui vado d’accordo e ce ne sono altri che non sopporto. Jannik rientra in quest’ultima categoria ed è normale dopo tutto lo scandalo che lo ha visto protagonista, con due test positivi. Non c’è dubbio che siamo dinnanzi ad un giocatore incredibile, che è destinato a restare al vertice di questo sport per 10-15 anni insieme a Carlos Alcaraz, ma tutta quella vicenda è stata un’enorme stronz*ta.”

Il nativo di Canberra ha poi rincarato la dose: “L’evoluzione di quel caso è stata a dir poco scandalosa. Non potevo credere che un atleta risultato positivo per ben due volte la facesse franca così facilmente. Mi è venuto da pensare che avrei potuto fare anche io la stessa cosa, ma sappiamo tutti che le conseguenze sarebbero state molto diverse nel mio caso.”