PRIMA IL TENNIS, POI LA TESTA
Senza l’aiuto delle gambe da maratoneta e con un tennis che gli ha regalato il primo (!) vincente nel quarto game del terzo set, per “Pico” non ha funzionato nemmeno il tentativo di buttarla sulla lotta. Non è mai riuscito a obbligare Fabio a giocare fuori dalla ”confort zone”, e le sue palle tanto cariche quanto poco veloci gli hanno fatto letteralmente il solletico, permettendogli di tenere il gioco in mano e far pesare l’immenso divario tecnico. L’azzurro colpiva sempre la palla come e dove voleva, aspettava due o tre colpi e poi accelerava a piacimento, rispondeva sempre: sembrava francamente di un’altra categoria. Addirittura, dopo i primi due set i giornalisti argentini (tantissimi a Pesaro: dopotutto da loro la Davis è un credo, rafforzato da quattro finali perse su quattro) hanno lasciato la tribuna stampa, perché parevano non esserci spiragli di rimonta. In realtà uno è arrivato e pure bello grosso, quando Fabio ha accusato un piccolo passaggio a vuoto (l’unico in 1 ora e 39) consegnando il 3-3 al rivale, ed è iniziata la lotta. Dopo aver mancato col diritto una palla per il nuovo allungo, il ligure si è trovato 15-40 in risposta, ma nel momento più importante del match si è difeso con la giusta attenzione, mostrando maturità. È vero che Monaco sembrava averne molto meno, ma chissà quanti ne ha vinti in carriera di match partiti malissimo e poi svoltati per qualche episodio. Fognini è stato bravissimo a non permettergli di farsi pericoloso, passando anche sopra un problema con le racchette. Ne ha chiesta una più tesa, invece gliene è arrivata una meno tesa e si è un po’ spazientito, ma ha tenuto salda la concentrazione.
PROBABILE DOPPIO FOGNINI-LORENZI
Sul 3-4 la prima palla-break l’ha cancellata lui, sulla seconda Monaco ha sparacchiato fuori un diritto e la partita è tornata nei binari giusti, girando definitivamente tre game più in là. Fognini è tornato a splendere, ha acceso gli spalti strappando la battuta all’argentino sul 5-5 (con una splendida volèe smorzata a chiudere il game) e poi ha raccolto il lunghissimo applauso dopo i quattro punti che gli hanno dato la vittoria, facendo scattare in piedi papà Fulvio e una felicissima Flavia Pennetta, arrivata oggi a Pesaro a sostenere gli azzurri. “Ho giocato un match incredibile fino al 3-1 al terzo – ha detto Fabio a caldo ai microfoni di SuperTennis – poi c’è stato un piccolo calo abbastanza normale, dopo due set perfetti. Per il resto ho fatto ciò che dovevo fare: non gli ho lasciato l’iniziativa, gli ho sempre preso il tempo. Sono contento di come è andata, è un punto molto importante. Ora c’è il doppio: una doccia, un po’ di riposo e si torna in campo”. Per l’Argentina sicura la coppia Del Potro-Pella, mentre per l’Italia potrebbe esserci un cambio in corso. Come da tradizione, Barazzutti ha indicato la coppia Lorenzi-Cecchinato (i due non schierati in singolare), ma era piuttosto scontato che in campo ci sarebbero andati di nuovo Fognini e Seppi. Tuttavia, durante Fognini-Monaco ai più attenti non è sfuggito il fatto che l’altoatesino sia rimasto tutto il match a tifare per il compagno, mentre Lorenzi è rientrato negli spogliatoi a metà incontro. Un messaggio fin troppo chiaro.
COPPA DAVIS – Quarti di finale
ITALIA – ARGENTINA 1-1
Federico Delbonis (ARG) b. Andreas Seppi (ITA) 7-6 3-6 6-3 7-6
Fabio Fognini (ITA) b. Juan Monaco (ARG) 6-1 6-1 7-5
Fognini/Lorenzi (ITA) vs Del Potro/Pella (ARG) ore 15
