Dopo un 2015 deludente, Camila Giorgi è pronta per l'anno nuovo. La programmazione ricalca quella della stagione precedente: si punta sui tornei più importanti. Anche se qualche evento minore in più, per cercare vittorie e fiducia, non sarebbe una cattiva idea.Il 2015 non è stato un buon anno per Camila Giorgi. Ha vinto il suo primo titolo WTA e siglato il best ranking alla posizione numero 30, ma ha chiuso sul 35esimo gradino, esattamente come dodici mesi prima. Tradotto: zero progressi. Sul gioco si può discutere all’infinito, ma la classifica parla chiaro e in questo caso non è nemmeno un tantino bugiarda: su 22 tornei disputati, la maceratese ha perso sedici volte fra primo e secondo turno. Troppo poco per una giocatrice coi suoi mezzi, dalla quale gli appassionati italiani si aspettano tantissimo. I proclami del padre-coach Sergio (“Camila può vincere tutti gli Slam”) sono eccessivi, ma che il tennis dell’azzurra valga qualcosa in più è all’occhio di tutti. Per questo, è lecito attendersi nuovi progressi dal suo 2016, che dovrebbe articolarsi più o meno come la passata stagione. Lo dice la programmazione pubblicata nei giorni scorsi sul suo sito ufficiale, che rispetto al 2015 la vedrà in campo in due tornei Premier in più nei primi mesi dell’anno. Il primo è quello di Brisbane, che lo scorso anno saltò per recuperare al 100% dall’operazione alla bocca subìta sul finire del 2014, il secondo è l’appuntamento di Doha, che quest’anno è Premier Five e a febbraio seguirà i tornei di San Pietroburgo (entrato al posto di Anversa) e Dubai. La scelta di puntare tutto o quasi sui tornei più importanti le fa onore, anche se va sottolineato che in tutti i Premier disputati l’anno scorso l’azzurra è riuscita solamente una volta a raggiungere gli ottavi di finale. Ragion per cui, forse, avrebbe senso giocare qualche evento minore in più per raccogliere vittorie e fiducia, da sfruttare poi negli eventi più importanti. Per il resto, il suo calendario rimarrà invariato fino a luglio, prima con Indian Wells, Miami e Katowice, poi con la (saggia) decisione di limitare di nuovo i tornei sulla terra battuta, nei quali lo scorso anno vinse una sola partita. Non che il calendario WTA ne offra chissà quanti, ma lei ne giocherà appena quattro: il piccolo evento di Praga più i tre appuntamenti clou di Madrid, Roma e Parigi.
DUBBIO OLIMPIADI
Confermata anche la curiosa scelta di giocare sull’erba la prima settimana (‘s-Hertogenbosch, dove difenderà il titolo del 2015) e la terza e precedente a Wimbledon (Eastbourne), saltando invece la seconda, arricchita quest’anno dal nuovo evento ‘verde’ di Maiorca. Dopo i Championships, il suo calendario attuale prevede solo America: prima Montreal, poi Cincinnati e quindi New York. All’appello mancano i tornei post Us Open, che probabilmente verranno decisi nel corso dell’anno (nel 2015 ne ha giocati quattro: Tokio, Wuhan, Pechino e Linz), e le Olimpiadi, alle quali non è certa di poter partecipare. Malgrado il criterio per la convocazione a Rio De Janeiro sia quello di essere fra le prime 56 del ranking post Roland Garros (e avere tre presenze in Fed Cup nel quadriennio che va da Londra 2012 in poi), il CONI ha garantito il posto solo a chi ha raggiunto almeno una semifinale Slam fra singolare e doppio o la finale agli Internazionali d’Italia, ovvero Fognini, Bolelli, Vinci, Errani e Pennetta. Sarà nella loro discrezionalità convocare altri atleti che ne abbiano i requisiti, a oggi la stessa Giorgi, Seppi e la Knapp. Probabile che lo facciano – anche perché escludere due come Seppi e Giorgi sarebbe una mossa poco intelligente –, ma non c’è nulla di già deciso. E se per gli uomini la potenziale assenza non avrà ripercussioni sulla classifica, visto che il torneo Olimpico non assegnerà punti a causa della ‘ripicca’ dell’ATP, fra le donne potrebbe significare perdere un torneo importante, dato che la WTA non si è ancora espressa sull’argomento. Olimpiadi a parte, il calendario dell’azzurra è comunque piuttosto snello: una scelta intelligente, da giocatrice di alto livello. Ma va ripetuto che nell’anno in corso ha raggiunto solamente sei volte il terzo turno, trovandosi spesso costretta a delle lunghe pause fra un torneo e il successivo. Dovesse ripetersi una situazione simile, qualche torneo in più non guasterebbe affatto.
LA PROGRAMMAZIONE 2016 DI CAMILA GIORGI
GENNAIO – Brisbane, Hobart, Australian Open
FEBBRAIO– San Pietroburgo, Dubai, Doha
MARZO – Indian Wells, Miami
APRILE – Katowice, Praga
MAGGIO – Madrid, Roma, Parigi
GIUGNO – ‘s-Hertogenbosch, Eastbourne, Wimbledon
LUGLIO – Montreal
AGOSTO – Cincinnati, Us Open
MESI SEGUENTI – Da definire
Circa l'autore
Post correlati
Anche nel tennis servono più controlli
Foto Ray Giubilo L’incidente di Edoardo Bove oltre a spaventarmi mi ha incuriosito, perché ormai casi del genere succedono...