Un volto nuovo ha fatto capolino nel box della coppia azzurra, ma che intrattiene da molti anni una profonda amicizia con Vavassori: chi è Joachim Johansson

C’è un volto nuovo, ma in realtà antico, nel team Bolelli-Vavassori. Si tratta di Joachim Johansson, detto Pim Pim, numero 9 del mondo nel 2005 e semifinalista qui a New York l’anno prima (quando superò il campione uscente Roddik nei quarti prima di arrendersi a Llyton Hewitt). Un metro e 98, grandissimo battitore, Pim Pim, che oggi ha 43 anni, ha dovuto ritirarsi relativamente presto, nel 2011, per colpa degli infortuni, anche se poi tornato sporadicamente in campo.
L’amicizia con Wave è nata nel 2021, quando Andrea si qualificò al 250 di Stoccolma allenandosi durante la settimana al SALK, la struttura dove lavora Johansson.
«Con Pim Pim c’è una bellissima amicizia, nata in Svezia; da lì abbiamo continuato a sentirci giornalmente. L’anno scorso era venuto qui agli Us Open con la figlia e ci aveva aiutati prima del torneo, poi quest’anno è venuto proprio come coach una settimana ad Amburgo e a Roma. I coach principali del team sono sempre mio padre e Della Tommasina però lui mi sta dando una grande mano. E’ una bravissima persona e si è inserito benissimo con tutti gli elementi del team. E’ qui a New York con la sua fidanzata e ieri ci ha seguiti durante la partita».
Pim Pim, i più attempati lo ricorderanno, è figlio d’arte. Suo padre Leif è stato n.51 nel 1973 e ha giocato in Coppa Davis per la Svezia, e nel 1974 perse 8-6 al quinto un drammatico incontro di singolare con Paolo Bertolucci a Bastad.

