Ci sono volute più di tre ore per piegare la resistenza del canadese, ma Sinner approda ancora una volta agli ottavi di finale agli US Open e prosegue nella difesa al titolo

Foto di Ray Giubilo

Dopo i primi due turni superati in scioltezza, Jannik Sinner riesce a evitare la pericolosa trappola che ha provato a tendergli Denis Shapovalov e avanza agli ottavi di finale degli US Open! Il numero uno al mondo si è imposto con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-3, 6-3 in poco più di tre ore di gioco, al prossimo turno ora troverà il vincente della sfida tra Tommy Paul e Alexander Bublik. Un impegno che si è rivelato ancor più complesso di quanto non ci si potesse attendere alla vigilia, con Shapovalov che per almeno due ore ha giocato ad altissimi livelli e ha offerto più di un grattacapo al suo avversario. Nonostante la vittoria da segnalare una prestazione al servizio non eccellente da parte di Sinner, che chiude con il 50% di punti vinti con la seconda di servizio e una prima palla messa in campo poco più di una volta su due.

Estro puro contro ritmo perpetuo, questa sembra essere la sintesi perfetta del confronto di stili così differenti che caratterizzano i due giocatori in campo. Il piano tattico di Shapovalov è senza dubbio di limitare al massimo gli scambi, cercando di ottenere il più possibile al servizio e di provare a sorprendere in contro tempo l’avversario in risposta. E almeno nelle battute iniziali dell’incontro, Sinner sembra soffrire il gioco del canadese e si trova subito costretto ad affrontare una situazione difficile nei suoi turni di battuta: nel quarto gioco si trova sotto 0-30, risale fino al 30-30 con due buone prime ma alla prima occasione utile Shapovalov gioca un vincente di rovescio che vale il break. Giocare contro Jannik non è però solo una questione di tennis, ma anche e soprattutto una questione nervosa. E così quando il canadese si presenta al servizio avanti 5-3 per chiudere il set arriva il contro-break in favore del numero uno al mondo, occasione che si è andato a prendere procurandosi palla break dopo un clamoroso scambio chiuso con un lob millimetrico da parte dell’azzurro. La partita si accende definitivamente e i due giocatori si affrontano ora a viso aperto, e ci sono occasioni da una parte e dall’altra. Shapovalov dimostra però di voler fare sul serio e annulla una palla break nel decimo gioco, prima che Sinner andato a servire per guadagnarsi il tie-break commetta il secondo doppio fallo dell’incontro sotto 30-40 che consegna il primo set nelle mani del canadese. Meno di un punto su due con la seconda di servizio e il 55% di prime in campo sono il segno di un set non brillante per l’azzurro, che è ora costretto a risalire la china.

I ritmi alti che hanno caratterizzato la fine del set precedente si spengono d’improvviso, con i primi game del secondo parziale che non regalano particolari emozioni. Sinner non riesce ancora a trovare le giuste misure in risposta, commettendo sei errori non forzati a fronti di due soli vincenti dopo i primi cinque giochi. Ecco che però la macchina perfetta dell’altoatesino inizia a mettersi in moto, nonostante Shapovalov abbia concesso poco o nulla dall’inizio dell’incontro: il momento propizio è il settimo gioco, Sinner si porta 0-40 e si procura tre palle break andando a trasformare la prima con il canadese che affossa in rete il rovescio, 4-3. Finalmente avanti nel punteggio, il numero uno al mondo riesce ad amministrare il vantaggio ottenuto fino in fondo e andato a servire per chiudere il parziale tiene il proprio turno di battuta a zero, 6-4 e un set pari. Guardando alle statistiche non è tanto Sinner ad essere cresciuto troppo nel gioco quanto Shapovalov a calare, con il canadese che nonostante l’83% di punti con la prima ha realizzato meno di un punto su due con la seconda (era al 64% nel primo).

Il set vinto non sembra però cambiare l’inerzia complessiva dell’incontro, e soprattutto con Shapovalov che resta dentro al match e prova a dare ancora fastidio a Sinner. Il canadese si porta nuovamente in vantaggio di un break a inizio terzo, con l’altoatesino che commette prima un errore di rovescio e poi un errore di dritto, con Shapovalov che poi consolida il break e sale 3-0. Ed è proprio in questo momento che si assiste al vero turning point del set, e forse del match: il canadese non capitalizza la palla del possibile doppio break di vantaggio e da quel momento inizia una discesa in picchiata. “Questo sei tu”, il breve e significativo messaggio di Vagnozzi rivolta a Jannik dopo la rimonta, consapevole dell’importanza del momento. Inizia di fatto un’altra partita che vede Shapovalov cedere per tre volte consecutivamente il servizio e subire sei giochi consecutivi, con un disastroso settimo game dove commette tre doppi falli. Il parziale si risolve quindi in favore del numero uno al mondo per 6-3, con anche il vantaggio di andare a servire per primo nel quarto.

Quanto non era accaduto dopo il primo set è invece accaduto ora a inizio del quarto, con Sinner che sfrutta l’onda positiva del parziale vinto e realizza immediatamente il break per poi consolidare il vantaggio al servizio e salire 3-0. A raccontare come la partita sia profondamente cambiata non solo nel punteggio ma anche nell’inerzia ci sono gli errori non forzati di Shapovalov: ben otto nei primi cinque giochi del parziale, tanti quanti ne aveva commessi nel corso di tutto il primo set. Il match di fatto si chiude qui, con il canadese che non riesce a convertire la palla break che si è procurato nell’ultimo game dell’incontro prima che un errore di dritto sul primo match point decreta la fine delle ostilità. Nettamente migliorata la prestazione al servizio da parte di Sinner, che mette a referto il 69% di prime in campo nel set e realizza il 75% di punti con la seconda (6/8).