di Cristian SonzogniAbbi ammo già parlato della bella settimana di Fabio Fognini a Montreal che lo ha portato alla posizione 110 della classifica Atp (suo best ranking)
di Cristian Sonzogni

Abbi ammo già parlato della bella settimana di Fabio Fognini a Montreal che lo ha portato alla posizione 110 della classifica Atp (suo best ranking). In Canada, il ligure ha raggiunto per la prima volta in carriera gli ottavi di finale di un Masters-Series superando le “quali”, eliminando il numero 14 del mondo Andy Murray nel secondo turno e inchinandosi solo a Re Roger Federer. Bene, alla fine la Rogers Cup l’ha portata a casa Novak Djokovic, quello che avrebbe anche potuto giocare per i colori azzurri, e che si è allenato per qualche mese con il “nostro” Riccardo Piatti. Nole ha messo in fila Andy Roddick, numero 3 del mondo, Rafael Nadal, numero 2 e Roger Federer, il numero uno in tutti i sensi, non solo di ranking. Sebbene due Slam su quattro potrebbero essergli preclusi (causa cobinazioni esplosive quali erba-Roger e terra-Rafael) il serbo si candida, a due settimane dagli Us Open, a essere anche lui, alla stregua dello svizzero, l’uomo da battere per primeggiare nella Grande Mela.

Settimana Challenger
Nell a nostra rubrica settimanale ci occupiamo dunque dei challenger, gli appuntamenti minori che però nella settimana appena conclusa ci hanno portato molte soddisfazioni. Più precisamente una vittoria, una finale, una semifinale e un quarto. Successo atteso ma comunque non scontato per Potito Starace, che a San Marino ha festeggiato il secondo trionfo sul Titano e con questo anche l’ingresso tra i top 30. Un traguardo al quale lo staff del campano mirava da tempo e che finalmente si è potuto raggiungere in una stagione senza infortuni di mezzo. A San Marino Poto partiva come numero 1 del seeding grazie alla wild card concessagli dagli organizzatori, e ha rispettato in pieno il suo ruolo, a volte faticando e a volte uscendo senza problemi da partite insidiose. Tutto facile per il 26enne di Cervinara all’esordio con il compagno di team Bracciali, contro il portoghese Gil e con Alessio D Mauro. Poi i primi problemi seri di fronte all’oriundo Vassallo Arguello, che lo ha costretto al terzo ma alla fine ha dovuto cedere. E in finale Starace ha piegato la resistenza di uno che nella fatica si esalta, Albert Montanes. Avanti di un set e un break, Potito ha rischiato facendosi subito riprendere da un rivale che pareva aver ritrovato le energie per protrarre il confronto al terzo, ma che nella stretta finale del tie-break ha pagato una minor freddezza del Nostro. Non è stato uno Starace al top, ma tanto è bastato per il titolo. Poi si può discutere a lungo sulla sua programmazione, perchè per un top 30, sia pure fresco del ruolo, rinunciare a priori ai Masters Series americani sul cemento per giocare un challenger non dovrebbe essere la norma. Ma l’azzurro è al primo anno intero senza problemi ed è anche giusto che cominci a raccogliere tutto ciò che può sul rosso prima di guardare a una seconda parte di carriera che dovrà per forza vederlo più ambizioso.

A Samarcanda ha ottenuto il miglior risultato della carriera un ragazzo che più o meno dieci anni fa veniva dipinto come una futura promessa del tennis italiano, lui che italiano lo è solo a metà. Si tratta di Manolo Jorquera, 29enne nato a Bahia Blanca, in Argentina, che in singolare non ha mai combinato granchè ma si è costruito una buona fama di doppista nei tornei challenger di medio livello, fino a sfiorare i top 100 del ranking di categoria. Stavolta invece il buon Manolo ha fatto bene anche in singolo, spedendo subito a casa il numero 1 del tabellone Adam Vejmelka, e proseguendo la sua corsa senza cedere un set fino all’ultimo atto. Peccato che in finale abbia ceduto al russo Kukushkin, che già si era imposto la settimana prima a Saransk, ma per Jorquera ci sono comunque 38 punti Atp che per lui sono un bottino non indifferente. Ora sarebbe il caso di capire cosa è successo in questi ultimi dieci anni, e come mai Manolo, che possiede un gioco dispendioso ma divertente, sia arrivato così tardi a un risultato che poteva essere nelle sue corde tanto tempo prima. Di mezzo ci sono, come spesso accade, degli infortuni, di cui uno particolarmente serio, ma ne riparleremo più diffusamente in seguito, anche con l’interessato.

L’ultimo bel risultato della settimana giunge da Francesco Aldi, capace di arrampicarsi fino alla semifinale sulla terra di Vigo, dopo aver dominato Golubev, e soprattutto dopo essere uscito da due battaglie con il rumeno Crivoi e lo spagnolo Ventura. Lo stop con Lopez non compromette la ripresa del siciliano che pare ormai avviato verso un pieno recupero, con l’obiettivo dei top 200 da raggiungere a breve per poter poi stilare una programmazione più ambiziosa.

GLI ITALIANI NEL RANKING ATP
Aggiornata al 13 agosto
Pos.
Giocatore
Class. Atp
Punti Atp
1
Volandri, Filippo
29
981
2
Starace, Potito
30
946
3
Seppi, Andreas
71
529
4
Bolelli, Simone
88
478
5
Fognini, Fabio
110
389
6
Di Mauro, Alessio
114
380
7
Luzzi, Federico
120
363
8
Bracciali, Daniele
158
264
9
Cipolla, Flavio
162
253
10
Galvani, Stefano
183
221
11
Sanguinetti, Davide
200
207
12
Lorenzi, Paolo
202
207
13
Vagnozzi, Simone
227
175
14
Aldi, Francesco
279
131
15
Crugnola, Marco
289
125
16
Azzaro, Leonardo
299
121
17
Ianni, Stefano
324
110
18
Stoppini, Andrea
331
108
19
Petrazzuolo, Gianc.
333
107
20
Piccari, Francesco
361
95


LE ITALIANE NEL RANKING WTA
Aggiornata al 13 agosto
Pos.
Giocatrice
Class. Wta
Punti Wta
1
Garbin, Tathiana
25
948
2
Schiavone, Francesca
26
929
3
Santangelo, Mara
28
918
4
Vinci, Roberta
53
512
5
Knapp, Karin
55
505
6
Camerin, M. Elena
78
395
7
Pennetta, Flavia
82
366
8
Errani, Sara
106
309
9
Brianti, Alberta
108
301
10
Oprandi, Romina
162
199
11
Gabba, Giulia
188
164
12
Vierin, Nathalie
190
162
13
Floris, Anna
300
77
14
Sassi, Valentina
337
64
15
Serra Zanetti, Ant.
341
64
16
Menna, Stella
355
60
17
Disderi, Silvia
360
59
18
Sabino, Lisa
387
51
19
Dentoni, Corinna
389
51
20
Verardi, Verdiana
394
49