La delicata situazione della Turchia ha spinto Camila Giorgi e altre giocatrici a cancellarsi dal torneo al via il 18 aprile, e iscriversi (con l'aiuto della WTA) a Stoccarda. Buona notizia per il Porsche Open, anche se l’assenza della Sharapova sarà dura da colmare…Girando il mondo ogni settimana, anche i tennisti devono stare attenti ai propri spostamenti, specialmente in un periodo di massima allerta per il rischio attentati. La Turchia, a causa dei ripetuti attacchi terroristici delle ultime settimane, è senza dubbio uno dei Paesi al centro dell’attenzione, notizia che – nel suo piccolo – si può ripercuotere anche sul mondo della racchetta. Il torneo ATP di Istanbul, nato nel 2015 e di nuovo al via il 25 aprile, per il momento non può fare altro che sperare che le acque si calmino nel più breve tempo possibile, mentre l’appuntamento del calendario WTA, in programma la settimana precedente, inizia già a piangere le prime assenze. È di qualche giorno fa la notizia – riportata dal quotidiano turco Hurriyet – del forfait dal torneo di un gruppetto di giocatrici proprio per salvaguardare la propria incolumità, e oggi è arrivata la conferma. La WTA, infatti, ha permesso a Camila Giorgi, Lucie Hradecka, Irina Falconi e Laura Robson di cancellarsi dall’evento turco senza incorrere in sanzioni, e soprattutto di iscriversi – dopo la chiusura dell’entry list – al più ricco WTA di Stoccarda, in programma la stessa settimana. Malgrado i nomi non siano (per il momento) quelli delle prime teste di serie Azarenka e Wozniacki, per la TEB BNP Paribas Istanbul Cup iniziare a perdere giocatrici già una ventina di giorni prima del via è un colpo basso, specialmente se nei prossimi giorni la situazione dovesse rimanere particolarmente tesa. E se passa il messaggio che giocare in Turchia è pericoloso, gli effetti potrebbero ripercuotersi anche sul torneo maschile, che nel 2015 ha festeggiato un’edizione da tutto esaurito e dal 2017 potrebbe anche trovare un appuntamento gemello ad Antalya (già Capitale del circuito Futures, con un centinaio di tornei all’anno), da giocare sull’erba alla vigilia di Wimbledon.
GIORGI IN GERMANIA? DIFFICILE
Per il momento, fortunatamente, sembra non essere nemmeno stata presa in considerazione l’ipotesi di una cancellazione, decisione che nel complesso non sorprenderebbe. È già successo nel 2014 all’ATP di Tel Aviv, che dopo 18 anni sembrava pronto a tornare in calendario con grandi ambizioni, ma alla fine è saltato per ragioni di sicurezza. Accadesse lo stesso anche a Istanbul, per il torneo femminile sarebbe una doppia beffa: proprio quest’anno è stato spostato da luglio, quando si giocava sul cemento, ad aprile, per fare coppia con l’appuntamento maschile, ma è finito in un periodo tutt’altro che favorevole. In tutto questo, chi ci guadagna di sicuro sono gli organizzatori dello splendido Porsche Open, che dovranno fare il possibile per rifarsi dall’assenza di Maria Sharapova, presente e tre volte vincitrice nelle ultime quattro edizioni. La vittoria della Kerber, altra testimonial del brand automobilistico tedesco, li ha sicuramente aiutati a vendere più biglietti, e potrebbe tornare utile anche avere qualche nome interessante in più nelle qualificazioni. Probabilmente, tuttavia, non dovrebbe esserci la Giorgi: è vero che si è iscritta, ma la sua classifica non gli ha garantito un posto nel main draw, e durante il week-end delle ‘quali’ la maceratese dovrebbe essere in Spagna per la Fed Cup con la nazionale. Quello che capiterà alla Giorgi è uno dei problemi di organizzare un torneo di un certo spessore (l’unico veramente importante prima del trittico Madrid-Roma-Parigi) subito dopo la Fed Cup. La coperta delle giocatrici è corta, non la si può tirare da entrambe le parti. Quella dell’azzurra, probabilmente, si sposterà verso lo spareggio di Lleida, mentre Kvitova e Safarova hanno già dichiarato la loro assenza per la semifinale contro la Svizzera, ma risultano regolarmente iscritte a Stoccarda. Con buona pace del nazionalismo.
Circa l'autore
Post correlati
Anche nel tennis servono più controlli
Foto Ray Giubilo L’incidente di Edoardo Bove oltre a spaventarmi mi ha incuriosito, perché ormai casi del genere succedono...