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Redazione
05 December 2017

Il Tennis Italiano di dicembre è in edicola

Sforzo speciale per un numero che resterà in edicola per due mesi: ogni storia è raccontata con una cura particolare, quasi maniacale: quattro protagonisti del 2017, l'intervista ad Andreas Seppi, il giocatore allenato da Angelo Binaghi, un'inchiesta sul sottobosco del circuito, gli incordatori degli Slam e tanto, tanto altro.

Il prossimo numero di Tennis Italiano uscirà a febbraio. E allora volevamo offrirvi un magazine che potesse riempire nel migliore dei modi una cinquantina di giorni, vacanze comprese. Quando la rivista di dicembre-gennaio è andata in stampa, la nostra soddisfazione era doppia. Nel numero uscito in edicola (e in formato digital) troverete storie e racconti straordinari. Difficile trovare un articolo con cui iniziare: fosse un CD, diremmo che tutti i pezzi sono stati curati come fossero potenziali singoli da trasmettere alla radio. Per non fare torti, iniziamo dalla Cover Story. Qualche settimana fa, Grigor Dimitrov si è aggiudicato il suo primo grande torneo alle ATP Finals. Mentre tutti si domandano se si manterrà su questi livelli nel 2018, il direttore Lorenzo Cazzaniga ce lo racconta da una prospettiva privilegiata, quella di chi vive il circuito e – soprattutto – parla con giocatori e addetti ai lavori, raccogliendo qua e là aneddoti e sensazioni. È l'ultimo numero del 2017: anziché un banale “Best of” della stagione, ve lo raccontiamo con i quattro personaggi principali: oltre a Dimitrov, c'è Roger Federer descritto dalla raffinatezza linguistica di Federico Ferrero. Il protagonista di fine stagione è stato David Goffin: tra un impegno di lavoro e l'altro (vedi il lancio dell'edizione torinese del Corriere della Sera), Marco Imarisio si cimenta con il tennis e inventa definizioni sempre azzeccate: se la rivalità Federer-Nadal era da “ufficio stampa”, il belga è diventato “un'unità di misura, non del tennis, ma della competenza di chi ne parla”. Tutto da leggere. Il colpo che più di tutti a ha lasciato a bocca aperta, forse, è stato il rovescio di Denis Shapovalov. Marco Bucciantini lo ha descritto con la maestria rara che gli è propria.

LA STORIA, L'INTERVISTA E L'INCHIESTA
​Merita una menzione speciale il personaggio scovato da Federico Ferrero: ricordate Stefano Mocci, talentuoso cagliaritano che negli anni 90 aveva incassato persino i complimenti di Rino Tommasi? Se sì, vi raccontiamo che fine ha fatto. Se no, preparatevi a leggere una vicenda straordinaria, un sogno che Mocci ha vissuto insieme ad Angelo Binaghi. Proprio lui, il presidente FIT che per qualche anno lo aveva allenato con durezza e passione assolute... fuori dall'entourage federale. Il nostro uomo-club Corrado Erba (sempre più popolare nei circoli italiani, ci dicono...) descrive la specialità che sembra la meno agonistica, la più ludica, la più sociale: il doppio misto. Sembra, appunto. Era da parecchi anni che Andreas Seppi non rilasciava un'intervista corposa, “vera”, approfondita. Per questo, Marco Caldara lo ha “sequestrato” per più di un'ora e ci ha offerto un Seppi “definitivo” in un momento particolare della carriera e della vita, con l'imminente trasferimento negli Stati Uniti. Da leggere tutta d'un fiato. L'inchiesta del mese l'ha firmata Riccardo Bisti, che ha fatto un giro dello stivale un po' reale e un po' virtuale per scoprire lo stato di salute dei tornei Challenger italiani, realtà variegata che offre tanto al movimento ma che galleggia tra mille problematiche. E ha scoperto, nel dettaglio, quanto costa organizzarne uno. L'Italia è campione del mondo... tra gli Over 50. Federico Mariani si è fatto raccontare dai diretti interessati l'avventura nella Fred Perry Cup. Perché il tennis non è mica soltanto professionismo. Anzi, ultimamente si gioca anche nelle chiese sconsacrate...

FATICA E CONCENTRAZIONE
La parte tecnica ospita la firma di Diego Nargiso, punto di riferimento assoluto tra i tecnici italiani (e non solo). Questo mese, l'ex davisman azzurro ci spiega come il doppio debba essere proteso verso la rete soltanto tra i professionisti, mentre a livello amatoriale si possono adottare altri schemi, peraltro con ottima efficacia. Scopriamoli insieme. La preparazione atletica è un aspetto sempre più importante, soprattutto nel tennis di oggi: e allora Lorenzo Falco ci spiega (ottimamente) come la necessità di tenere costantemente alta la soglia di concentrazione possa influire sulla prestazione fisica, e viceversa. Per ottimizzare il tutto, ecco alcuni esercizi che potrebbero farvi svoltare.

SLAM STRINGERS, TECNOLOGIA E PADDLE
​Fedele alla sua storia quasi novantennale, Tennis Italiano si conferma leader nel settore dell'attrezzatura con test in anteprima, sempre più accurati. La racchetta del mese è la Wilson Pro Staff 97 CV: se tanti amatori sognano di giocare con la racchetta di Roger Federer, questa versione “light” del telaio del King di Basilea potrebbe esaudire il sogno di molti. Da non perdere lo speciale stringers: quest'anno, ciascun torneo del Grande Slam ha visto un incordatore italiano: ci siamo fatti raccontare impressioni, curiosità e sensazioni da Gianluca Brini, Giancarlo Sparla e Marco Rossani. Una lettura piacevole anche per chi non si occupa abitualmente di attrezzatura. La tecnologia avanza: alle Next Gen Finals, gli spettatori più attenti avranno notato un campo attorniato da telecamere: si trattava dello smartcourt Playsight, una vera e propria rivoluzione (a costo contenuto) per allenamenti, circoli, accademie e amatori. A breve sbarcherà in Italia grazie a Crionet: vi raccontiamo tutto. Nei mesi invernali, a tennis si gioca dentro i palloni pressostatici: pochi sanno come funzionano, quanto consumano e che problemi possono creare. Lorenzo Cazzaniga ci racconta tutto con l'aiuto di Michele Corsiero, che circa un anno e mezzo fa ha preso in mano un'azienda del settore. Sempre il Direktor, instancabile, si è recato a Barcellona per intervistare Fernando Belasteguin e Pablo Lima. Non li avete mai sentiti nominare? Male! Sono la coppia più forte al mondo di paddle e, dopo averli letti, morirete dalla voglia di vederli giocare. Non mancano le rubriche, con il miticoBATTILEI” che ha trovato collocazione nel magazine cartaceo dopo qualche anno sul sito web. Da questo e (molto) altro è composto il Tennis Italiano di dicembre-gennaio. Noi siamo già al lavoro per il prossimo numero, ma non preoccupatevi: il nostro sito internet continuerà a fornirvi informazioni, approfondimenti e storie quotidiane anche nei giorni di vacanza, come peraltro ha sempre fatto in questo 2017, ottenendo risultati favolosi. Ma fermarsi è reato: e allora continueremo, con ancora maggiore impegno, nell'offrirvi il meglio nel nostro sport preferito. Il Tennis Italiano è tornato: vi aspettiamo.

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