Andy Murray si è lamentato del rumore generato da Carlos Berlocq. “Mai sentito niente di simile in tutta la carriera. Grugniva fino a quando io colpivo la palla”. Nascerà un caso?
Il match “incriminato” tra Murray e Berlocq
 
Di Riccardo Bisti – 15 marzo 2013

 
Indian Wells 2013 sarà ricordato per mille motivi. Adesso ce n'è un altro. Tra le donne il dibattito impazza da anni, ma tra gli uomini non c'era stato un solo caso di “grunting”. Il dibattito si è acceso durante il match tra lo Andy Murray e l’argentino Carlos Berlocq, uno degli urlatori del circuito. Berlocq si lamentava perchè Murray si sarebbe preso troppo tempo tra un punto e l’altro. In tutta risposta, lo scozzese ha detto all'arbitro Steve Ullrich: “Se io sto perdendo tempo, allora non si possono fare rumori di quel genere sul campo da tennis. Prima di oggi, non avevo mai sentito nulla di simile”. Il termine "Grunting" è ormai entrato nel vocabolario del tennis. Le polemiche sono iniziate oltre 20 anni fa, quando Nathalie Tauziat si lamentò delle urla di Monica Seles a Wimbledon. Risultato? La serba giocò in religioso silenzio la finale contro Steffi Graf, prendendo una sonora batosta. La Seles tornò alla ribalta una decina d’anni dopo, quando fu presa di mira da Jennifer Capriati durante un match a Carlsbad. Il problema si è acuito negli ultimi anni, con l’avvento di giocatrici come Maria Sharapova e Victoria Azarenka (senza particolare fantasia, l’atto finale dell’Australian Open 2012 venne definita “la finale del grunting”). Tante giovani hanno preso l’abitudine di urlare: su tutte, la portoghese Michelle Larcher de Brito. Le pressioni di stampa e appassionati hanno obbligato la WTA a correre ai ripari, attuando un programma “educativo” per le giovani. Niente da fare per le giocatrici già formate, perchè ormai il grunting fa parte del loro stile e un eventuale “silenzio forzato” ne danneggerebbe il rendimento.
 
Gli uomini sembravano immuni al problema, almeno fino a Murray-Berlocq e ai suoni gutturali del 30enne di Chascomus. “E’ ridicolo, non ho mai sentito un rumore del genere in un match maschile – ha detto Murray dopo il successo per 7-6 6-4 – c’era silenzio, poi arrivava questo urlo dal nulla. E’ stato scioccante”. Mezza conferenza stampa di Murray si è focalizzata sull’argomento, come se i giornalisti non aspettassero altro. Quando gli hanno riferito che Berlocq non credeva di essere fastidioso, Murray ha replicato: “Beh, si, è quello che dicono tutti i veri grunters”. E giù una risata. Lo scozzese ha detto di non essere stato realmente deconcentrato dai rumori di Berlocq “Ma è stato molto, molto forte. Mai sperimentato niente del genere”. L’argomento non sarebbe nemmeno saltato fuori se Berlocq non si fosse lamentato delle presunte perdite di tempo di Murray. Rivolgendosi all’arbitro, ha datto. “Se il suo grugnito dura fino a quando io non colpisco la palla, potresti dirgli di smettere di farlo”. Murray ha poi aggiunto che giocare contro chi fa troppo rumore può essere scoraggiante. “Se il risultato è distrarre l’avversario e farlo giocare peggio, beh, chi urla ne trae beneficio. E non è giusto”.
 
Sull’argomento hanno provato a stuzzicare anche Rafa Nadal. “E’ la prima volta che sento qualcosa del genere – ha detto Nadal – non so se effettivamente grugnisco. Posso dire che non ho questa sensazione. E’ la prima volta che mi viene detto. Di sicuro, se lo faccio, non è certo un gesto volontario”. Il grunting può essere un problema per il circuito ATP? In linea di massima no. Svecchiandosi, il tennis ha imparato a convivere con ambienti rumorosi. I casi davvero fastidiosi sono pochissimi. Se poi la TV australiana piazza un macchinario a bordocampo per misurare i decibel delle urla della Sharapova…è normale che ne venga fuori un caso. Tuttavia, noi la pensiamo come la storica inchiesta di Sports Illustrated, datata 1994. “Se un battitore di baseball deve intercettare una palla con 80.000 persone che urlano, perchè non si può fare uno starnuto mentre un tennista gioca una volèe?”. Berlocq è un tipo particolare, ma è un caso più unico che raro. Speriamo che il “Caso Grunting” nel circuito ATP si sia aperto e chiuso in una sola giornata.