Il 18enne brasiliano ha visto la finale di Parigi insieme al suo coach e ha appreso diverse informazioni utili

Foto di Ray Giubilo

Joao Fonseca ha mostrato sprazzi di talento cristallino negli ultimi mesi e non c’è dubbio che abbia effettuato un salto di qualità notevole, inducendo numerosi analisti ed ex giocatori a predire un futuro luminoso per lui. Qualcuno sostiene che abbia le carte in regola per diventare il terzo incomodo tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz in futuro, ma il 18enne brasiliano deve migliorare sotto tutti i punti di vista e la strada per arrivare nelle prime posizioni del ranking ATP è ancora lunga.

Questo ragazzo è molto ambizioso e sta lavorando duramente per aggiungere nuove armi al suo gioco e limare i suoi punti deboli, ecco perché bisogna essere ottimisti sul suo conto e i risultati ottenuti nella prima parte del 2025 non hanno deluso le aspettative. Joao ha conquistato il suo primo titolo ATP a Buenos Aires e due Challenger (Canberra e Phoenix), oltre ad aver battuto Andrey Rublev in uno dei match più spettacolari della prima settimana degli Australian Open.

Soltanto il tempo ci dirà se Fonseca sarà in grado o meno di raggiungere il livello di Jannik e Carlos, che sono i due attuali punti di riferimento del circuito maschile. L’azzurro e lo spagnolo hanno giocato una finale epica al Roland Garros poco più di una settimana fa, dandosi battaglia sul Philippe Chatrier per 5 ore e 29 minuti.

Poco prima di fare il suo esordio all’ATP 500 di Halle, è stato chiesto al giovane brasiliano un parere sullo straordinario match andato in scena a Parigi: “Mi piace molto guardare Sinner e Alcaraz giocare l’uno contro l’altro, stanno facendo cose incredibili nonostante siano entrambi molto giovani. Adoro analizzare le loro sfide e osservare come gestiscono le situazioni di maggiore pressione. Ho imparato molto guardando la finale del Roland Garros a casa insieme al mio coach.”

Joao è sceso poi nel dettaglio: “Mi piacerebbe affrontare Jannik e Carlitos prima o poi, dato che stanno dominando il circuito maschile e sono destinati a portare il nostro sport in un’altra dimensione. Ho parlato molto con il mio allenatore durante la finale del Roland Garros e abbiamo raccolto una serie di informazioni davvero utili.”