L’ex campione ligure si è espresso sull’argomento che tiene banco da alcuni giorni e ha difeso il numero 2 del mondo dalle critiche

Foto Ray Giubilo

In questi giorni, la notizia che Jannik Sinner non parteciperà alle ‘Final 8‘ di Coppa Davis a Bologna è finita sulla bocca di tutti generando una moltitudine sconfinata di pareri. Si sono interessati a questo argomento anche personaggi che normalmente non hanno niente a che fare con il tennis, come il noto giornalista Bruno Vespa, che è stato molto duro nei confronti dell’attuale numero 2 del mondo (accusandolo di mancanza di rispetto verso la maglia azzurra). Il fuoriclasse italiano – impegnato all’ATP 500 di Vienna questa settimana – si è detto disposto ad accettare tutte le critiche, ma non ha voluto aggiungere nulla a quanto già espresso in precedenza. Dopo aver trascinato il nostro Paese nelle ultime due edizioni di questa manifestazione, il 24enne altoatesino ha fatto una scelta diversa quest’anno, preferendo ricaricare le batterie in vista degli Australian Open 2026.

L’opinione pubblica in Italia si è divisa su questa decisione del nostro atleta più rappresentativo e popolare, che è stato oggettivamente decisivo nelle edizioni 2023 e 2024 propiziando i trionfi dell’Italia (con il prezioso aiuto dei suoi compagni). L’ultimo ad esprimere la sua opinione al riguardo è stato l’ex Top 10 Fabio Fognini, che si è ritirato dal tennis dopo Wimbledon ed è attualmente fra i protagonisti del programma ‘Ballando con le Stelle‘ in onda il sabato sera su Rai 1.

In una sessione di domande e risposte su Instagram, è stato chiesto all’ex campione ligure di dare un giudizio sulla controversa decisione di Sinner e Fabio ha risposto senza alcuna esitazione. “Penso che la sua scelta sia più che comprensibile! Da giocatore capisco la sua decisione di finire il 2025 nel migliore dei modi e prepararsi per i grandi obiettivi che ha nel 2026. Ha 24 anni e avrà sicuramente altre 100 opportunità di portare in alto la nostra AMATA bandiera” – ha spiegato Fognini. Il taggiasco non ha chiuso le portare ad un futuro come coach: “Mi piacerebbe aiutare qualcuno, ma di certo non viaggerei per 35 settimane all’anno. Ho già viaggiato troppo durante la mia carriera e iniziavo a sentire la mancanza di stare più tempo a casa.”