A Chennai, Thomas gioca un buon match contro Benoit Paire, conduce per quasi tutto il secondo set e si guadagna anche tre chance per vincerlo, ma alla fine si arrende 6-4 7-5. C’è un po’ di rammarico, ma il bilancio è positivo e lascia ben sperare per i mesi a venire.Affrontare un top 20 nel primo quarto di finale in carriera nel circuito ATP, e lasciare il campo con un po’ di amarezza, è già un buon punto di partenza. C’è il bicchiere mezzo vuoto per quel secondo set che pareva vinto più volte invece è finito comunque nelle mani dell’avversario, ma nel 6-4 7-5 con cui Thomas Fabbiano si è arreso a Benoit Paire si trovano anche delle conferme. Su tutte quella di potersela giocare anche contro avversari di altissimo livello, come aveva già mostrato in passato contro Raonic e Gasquet. Tre match alla pari, altrettante sconfitte, ma è normale così. A certi livelli probabilmente il 26enne di San Giorgio Jonico non ci arriverà mai, ma un posto nei top 100 se lo merita, e con i quattro incontri vinti all’ATP 250 di Chennai ha compiuto un bel passo avanti verso l’obiettivo. Sia a livello di classifica, con il nuovo best ranking intorno alla 140esima posizione, sia di motivazioni e fiducia. Quello con Paire è stato un match strano, quasi indecifrabile come il gioco del francese, coetaneo di ‘Tommy’ e nato esattamente 18 giorni prima di lui: l’8 maggio “la Tige” (il gambo, il suo soprannome per via del fisico alto e asciutto), il 26 l’azzurro. Nel 2015 il numero 19 del mondo ha vissuto la sua miglior stagione, partendo fuori dai primi 150 e chiudendo fra i top 20, con un titolo ATP in tasca e altri risultati di spessore. Ma rimane un giocatore imprevedibile, in grado di alternare grandi giocate a errori grossolani.
TRE SET-POINT CHE GRIDANO VENDETTA
Fabbiano lo sapeva e incitato da coach Fabio Gorietti e dall’amico Luca Vanni ha provato a farlo giocare il più possibile, con risultati alterni. Nel primo set l’ha ripreso in extremis dopo l’iniziale 0-3, ma sul 4-5 ha ceduto di nuovo la battuta regalando troppo con il diritto, mentre nel secondo parziale Paire ha pasticciato per lunghi tratti e si è sempre trovato a inseguire, ma alla fine ha infilato il sorpasso. Una lunga girandola di break ha condotto Fabbiano a servire sul 5-4, quando l’azzurro ha avuto tre chance per chiudere il set. Le ha giocate con l’atteggiamento giusto prendendosi dei rischi, ma la sorte gli ha voltato le spalle (specialmente sul primo, col nastro che ha alleggerito il suo diritto d’attacco) e ha sorriso a Paire, tenendolo in gioco quando forse non se lo meritava. Il francese ha provato comunque a complicarsi la vita sul 5-5, ma ha salvato due palle-break e tenuto la battuta. Al cambio di campo ha chiesto l’intervento del trainer per un fastidio alla pianta del piede sinistro (curiosità: ha cambiato solo una scarpa, rientrando in campo con una Nike nera e l’alta rossa), e pochi istanti dopo una piazzato l’allungo decisivo, aiutato da qualche incertezza di troppo di Fabbiano.
LA STRADA GIUSTA PER ARRIVARE
Nel complesso, comunque, il pugliese esce a testa alta. Perché insieme all’amarezza per i tre set-point sciupati sul 5-4 del secondo set, c’è la consapevolezza di essere stato capace di costruirsele quelle chance. Magra consolazione? Non proprio, se si considera il contesto. Non un torneo Challenger, la dimensione attuale del pugliese, ma un torneo del circuito maggiore, dove le dimensioni del campo sono le stesse ma cambiano le dinamiche, i montepremi e i punti in palio. Il tutto per dire che con un pizzico di abitudine in più a questi livelli, probabilmente al terzo Fabbiano ci sarebbe arrivato, e poi chissà. Ma Thomas è un ragazzo intelligente, e da un torneo così saprà come cogliere soltanto gli aspetti positivi. Il gioco funziona, la palla non correrà velocissima (visto il fisico sarebbe sorprendente il contrario) ma non è nemmeno così leggera. Insomma, il livello c’è. Ora serve continuità, voglia di fare, e quella mentalità vincente che non gli è mai mancato. “Ho battuto un signor giocatore, ma è già tempo di recuperare energie perché domani c'è un altro match importante”, ha scritto su Facebook dopo la vittoria contro Muller. Per uno nella sua situazione, l'atteggiamento giusto è proprio questo: guardare sempre avanti, consapevoli che passo dopo passo si può arrivare lontano. Prossimo step: Australian Open.
ATP 250 CHENNAI – Quarti di finale
Benoit Paire (FRA) b. Thomas Fabbiano (ITA) 6-4 7-5
Stam Wawrinka (SUI) b. Guillermo Garcia-Lopez (ESP) 6-4 6-4
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