Il veterano britannico ha elogiato l’italiano e lo spagnolo, ma ha invitato tutti a mettere le cose nella giusta prospettiva

Nessuno ha più dubbi sul fatto che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz rappresentino il futuro di questo sport, avendo già conquistato numerosi trofei in relazione alla loro età e avendo dimostrato la capacità di spingersi al limite a vicenda. I match fra l’italiano e lo spagnolo sono sempre spettacolari e alcuni di essi sono destinati a restare impressi nella mente di tutti gli appassionati, come il quarto di finale degli US Open 2022 e l’epica finale del Roland Garros 2025. Lo spettacolo che questi due giovani campioni hanno offerto a Parigi è stato talmente elettrizzante che diversi analisti ed ex giocatori si sono sbilanciati affermando di non aver mai visto un livello simile. Una leggenda del calibro di John McEnroe ha detto che entrambi avrebbero sconfitto anche Rafael Nadal nel suo ‘prime’ al Roland Garros. I primi due giocatori del mondo si ritroveranno l’uno contro l’altro nella finale di Wimbledon alle 17 italiane.
Durante un’intervista molto interessante rilasciata a ‘Tennis365‘, il veterano britannico Dan Evans ha elogiato Jannik e Carlos ma ha invitato tutti a dare giudizi un po’ più equilibrati: “Siamo rimasti tutti sinceramente impressionati dallo spettacolo a cui hanno dato vita a Parigi, ma dobbiamo essere razionali quando facciamo certe analisi. Sinner e Alcaraz devono ancora vincere molti Slam prima di poter essere paragonati ai Big 3. Stanno andando entrambi molto bene per il momento, ma dovranno continuare così per parecchi anni e sperare che il fisico li assista.”
L’attuale numero 145 del mondo è sceso poi nel dettaglio: “Se il livello dell’italiano e dello spagnolo è superiore a quello dei Big 3? Non è facile dare una risposta definitiva a questa domanda, ma non possiamo paragonare Jannik e Carlitos a quei tre mostri, perché loro due sono ancora all’inizio della loro carriera. Devono fare tanta strada ancora, ma sono abbastanza convinto che rientreranno nella lista dei migliori di sempre.” Evans ha riflettuto anche sulle difficoltà di Djokovic in questa fase della sua carriera: “La verità è che Nole sta giocando ancora ad un ottimo livello, ma si trova a dover fare i conti con due talenti generazionali in rampa di lancio. Non è una missione facile competere con Sinner e Alcaraz a 38 anni, forse la gente non se ne rende conto.”

