ROLAND GARROS, DAY 9 – Sfida molto delicata per l’ultima italiana in gara, sperando che sia concentrata solo sul tennis. Sfida di routine per Nadal, occhi puntati su Murray-Verdasco.

Di Gianluca Roveda – 2 giugno 2014

 
Prima di tutto, chiedo scusa. Ieri ho scritto “I dei del tennis” anzichè “gli dei”. Ovviamente la cosa non è sfuggita e me l’hanno fatta notare. Potrei dire che sono un fan del Jovanotti di “Vasco” (“ci ammazziamo, ci divertiamo, facciamo i scemi e qualche volta pensiamo”): la verità è che è stato un refuso dettato dalla distrazione e non dall’ignoranza (giuro!). Tuttavia, sarei lieto di fare refusi su ogni pezzo se infilassi un en-plein come in questa pazza domenica. La vittoria di Gulbis su Federer mi ripaga dei (tanti) errori della prima settimana, così come la lettura di tutti gli altri match. Otto su otto, che diventa dieci su dieci tenendo conto dei match sospesi sabato. Ho sbagliato alcuni conteggi-set, ma nel complesso tutte le letture sono state corrette. E la percentuale migliora. Oggi cerco di mantenermi su questi livelli e dò fiducia alla nostra Errani e ad Andy Murray, impegnato contro Fernando Verdasco. Vedo la Kuznetsova favorita sulla Safarova e – ammetto – farò il tifo per la Petkovic contro la Bertens. Dovessi infilare un altro en-plein, prometto che...”prendo la moto, sì, ma senza casco, andiamo in centro, viene anche Vasco” (cit.)
 
BERTENS – PETKOVIC
L’olandese non avrebbe mai pensato di giocare sul Campo Chatrier. Invece ha vinto sei partite (con merito) e adesso punta i quarti in un match non impossibile. Pescare la Petkovic negli ottavi è una fortuna, ma la tedesca può dire lo stesso. Nei primi tre turni, Andrea non ha destato chissà quale impressione, però resta favorita. Sarà un match duro, interessante, ma l’esperienza e la qualità della tedesca dovrebbero emergere (in fondo ha già raggiunto i quarti nel 2011). E poi, ammetto, sono un tifoso della Petkovic dopo tutto quel che ha passato. La vorrei nei quarti contro la Errani. Senza soldi in ballo, i pronostici possono anche essere dettati dalle simpatie, no?
PETKOVIC IN TRE SET.
 
NADAL – LAJOVIC

Una fortuna abbastanza sfacciata ha regalato a Lajovic il miglior risultato in carriera. Meno di due mesi fa, perdeva contro il monegasco Romain Arneodo. Oggi sfida Rafa sullo Chatrier. Pronosticare Rafa in tre set è troppo banale, allora provo ad alzare l’asticella.
LAJOVIC FARA’ AL MASSIMO SETTE GAME.
 
HALEP – STEPHENS

Per fortuna l’hanno fatta giocare sullo Chatrier al primo turno, altrimenti la rumena non avrebbe avuto riferimenti sul campo principale. Pur essendo nata sul cemento, la Stephens può dare battaglia anche sul rosso. Tuttavia, la Halep sembra avere una marcia in più. Tanti anni fa, la sua manager Virginia Ruzici vinse il torneo: a volte i corsi e i ricorsi storici possono concretizzarsi. L’americana tira forte, ma le gambe-motorino di Simona la neutralizzeranno. Ma mi aspetto una partita equilibrata ma non troppo.
HALEP IN DUE SET.
 
GARCIA LOPEZ – MONFILS

I precedenti dicono 3-2 per il francese, che però diventa 2-0 sulla terra battuta. Smentendo il suo passaporto, infatti, lo spagnolo ha un record migliore sulle superfici veloci. La vittoria su Wawrinka è stata un po’ ridimensionata dalla fatica con cui ha superato Donald Young. Da parte sua, Monfils ha confermato che Parigi è casa sua. Già semifinalista in questo torneo, ha vinto tre buone partite nonostante fosse reduce da un mese di stop. Opto per il francese perchè il pubblico lo caricherà a mille (è l’ultimo galletto in gara) e perchè è più terraiolo di Garcia.
MONFILS IN QUATTRO SET.
 
FERRER – ANDERSON

Vado deciso sullo spagnolo, peraltro nettamente favorito. I precedenti dicono 2-2, ma vanno interpretati. Ad Acapulco, tre mesi fa, avrebbe vinto Ferrer se non si fosse fatto male. E Indian Wells 2013 vide il peggior David degli ultimi cinque anni. Lo scorso anno, a Parigi, sempre negli ottavi, finì con un netto 6-3 6-1 6-1. Forse Kevin conterrà il divario, magari aggrappandosi al gran servizio, ma sono certo di una cosa: Ferrer è ben contento di affrontare lui piuttosto che Grigor Dimitrov.
FERRER IN TRE SET.
 
ERRANI – JANKOVIC

Il precedente del Foro Italico è troppo fresco per non essere tenuto in considerazione. Inoltre la Errani ha grandi ricordi sul Campo Lenglen, dove due anni fa colse il primo successo contro una top-10. La Errani sa bene cosa fare per neutralizzare la serba. Abbiamo solo un paio di dubbi. Il primo è di natura tecnica: a Roma, l’intervento di coach Pablo Lozano fu decisivo. Dopo i suoi interventi, vinse quattro giochi di fila. A Parigi non potrà chiamarlo. Il secondo riguarda le polemiche extra-tennis di ieri (interviste non concesse, o concesse a metà) che potrebbero averla distratta. Speriamo vivamente che non sia così e che Sarita ce la faccia.
ERRANI IN TRE SET.
 
MURRAY – VERDASCO

E’ la partita del giorno. E i precedenti alimentano le speranze del madrileno. Murray ne ha vinti nove su undici, ma lo scorso anno andò a un passo dalla sconfitta nel tempio di Wimbledon. Senza contare l'Australian Open di cinque anni fa, quando Verdasco giocò forse la sua miglior partita. Sulla terra non si sono mai affrontati: potrebbe essere un fattore pro-Verdasco, anche se la sua campagna europea è stata piuttosto deludente. Dopo la vittoria a Houston ha giocato maluccio, ed anche a Parigi ha rischiato contro Pablo Cuevas. Per questo vedo un match equilibrato ma a favore di Murray. Sono convinto che Ivan Lendl avesse ragione quando diceva che il suo ex allievo avrebbe potuto fare grandi cose sulla terra. Adesso gli tocca dimostrarlo.
MURRAY IN QUATTRO SET.
 
KUZNETSOVA – SAFAROVA

Settimo scontro diretto, ma l’ultimo risale a più di due anni fa. Inoltre non si sono mai affrontate sulla terra battuta. Allora mi affido alle sensazioni, tutte favorevoli alla Kuznetsova. A Parigi si trasforma, come ha mostrato nella gran partita contro la Kvitova. L’unico dubbio riguarda la fatica: tre ore e un quarto non sono semplici da recuperare. Ma “Sveta” ha un fisico troppo allenato per non presentarsi al 100%. Da parte sua, la Safarova non aveva entusiasmento nei primi due turni, salvo sfoderare una grande prestazione contro la Ivanovic. Ma non credo che una rondine faccia primavera. Match combattuto, Kuznetsova nei quarti.
KUZNETSOVA IN TRE SET.
 
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