Inizio in salita per la bolla di Melbourne organizzata in vista degli Australian Open. Tennis Australia ha confermato due casi di positività al Covid-19 in uno dei 18 voli charter - partito da Los Angeles - messi a disposizioni di tennisti e staff. Secondo le indiscrezioni, a essere colpiti dal virus sarebbero il coach di Lauren Davis e un'assistente di volo, trasferiti al momento dell'atterraggio in un altro hotel per i trattamenti necessari, ma la situazione complica e non poco il soggiorno down under di diversi atleti.
Dei 79 passeggeri, 24 erano tennisti e andranno tutti in quarantena: 14 giorni senza toccare racchetta al di fuori della propria camera, a loro non verrà permesso neppure di allenarsi. Tra questi, ci sono Kei Nisikori, Santiago González, Victoria Azarenka, Juan Ignacio Londero,, Sloane Stephens, Guido Pella, Tennys Sandgren e Pablo Cuevas. L'uruguagio, però, la prende con filosofia e ha iniziato a documentare il suo isolamento attraverso simpatici video sui suoi social (in basso). "Abbiamo comunicato a tutto il gruppo - spiega Craig Tiley, Ceo di Tennis Australia, nel comunicato - che le condizioni sono cambiate e che ci assicureremo di ogni loro bisogno, hanno capito perfettamente la situazione. Il nostro pensiero va anche alle due persone colpite dal virus e auguriamo loro una pronta guarigione".
Ma non è finita qui. Attraverso una storia Instagram condivisa da Marta Kostyuk siamo a conoscenza di un secondo volo, partito da Abu Dhabi, con un positivo dopo i test all'atterraggio a Melbourne. Anche per questi passeggeri scatteranno le restrizioni descritte prime e, con un secondo comunicato di una mattinata turbolenta, gli organizzatori del primo Major hanno confermato la presenza di 64 persone, tra cui 23 tennisti. Il caso positivo non è un giocatore, ma anche questi viaggiatori non sfuggiranno alle due settimane di isolamento in hotel, per un totale di 47 atleti fermi 'ai box' in una giornata davvero complicata per Tennis Australia.
