Nole è diventato il più anziano di sempre ad aver raggiunto almeno i quarti in tutti gli Slam nell’arco della stessa annata

Da New York – Novak Djokovic ha espresso un livello piuttosto alto negli ottavi degli US Open, concedendo le briciole al veterano tedesco Jan-Lennard Struff e battendolo per l’ottava volta in altrettanti scontri diretti. Una prestazione finalmente di spesso quella dell’ex numero 1 del mondo, che non aveva convinto nei turni precedenti e aveva ammesso di non avere buone sensazioni. La leggenda serba tende spesso a migliorare con il passare dei giorni ed è nota la sua capacità di innalzare il livello quando conta di più, come aveva dimostrato anche nei primi tre Slam della stagione. Grazie a questo risultato, Nole è diventato il giocatore più anziano di sempre ad aver raggiunto almeno i quarti in tutti e quattro gli Slam nell’arco della stessa annata. Il 38enne di Belgrado spera di non fermarsi qui e cercherà di prolungare la sua striscia di vittorie contro Taylor Fritz, che non lo ha mai battuto nel circuito maggiore. Il numero 4 del seeding – finalista qui l’anno scorso – potrà contare sul supporto del suo pubblico, ma dall’altra parte della rete ci sarà un giocatore che non vuole smettere di fare la storia del tennis.

Nonostante abbia vinto tutto realizzando i suoi sogni di infanzia, Novak ama troppo il tennis e la competizione, ecco perché vuole allungare il più possibile la sua carriera. “Non c’è dubbio che sia stata la mia migliore prestazione nel torneo finora, è andato tutto per il meglio e sono soddisfatto. Se vincere qui sarebbe la mia più grande impresa? Forse sì, ma la strada è ancora lunga e devo pensare ad un match alla volta in questa fase della mia carriera” – ha confidato il serbo in conferenza stampa. Ad attenderlo al prossimo round c’è un giocatore che non lo ha mai sconfitto: “Il fatto di aver sempre vinto contro Taylor mi dà fiducia perché vuol dire che questo match-up è favorevole per me, ma al tempo stesso lui farà dei cambiamenti per provare ad invertire la tendenza. La stessa cosa è accaduta con Norrie qualche giorno fa. Ha giocato in maniera molto più aggressiva di quanto non avesse fatto contro di me in passato e mi ha messo in seria difficoltà. Fritz ha migliorato soprattutto la mobilità e il rovescio negli ultimi due anni, infatti ha raggiunto più volte le fasi finali nei tornei del Grande Slam ed è arrivato ad una sola vittoria dal titolo qui l’anno scorso. Il suo potenziale è ben noto a tutti e sono convinto che abbia le carte in regola per conquistare un Major, ma spero non quest’anno (ride).”

Infine, è stato chiesto al 24 volte campione Slam cosa gli piacerebbe chiedere ai suoi ex rivali Roger Federer e Rafael Nadal se dovesse avere una conversazione con loro alla fine della sua carriera. “Sicuramente mi piacerebbe fargli domande riguardanti vari argomenti. Innanzitutto gli chiederei come si preparavano quando dovevano giocare contro di me, quali erano gli aspetti su cui si concentravano maggiormente e quali caratteristiche del mio gioco li infastidivano di più. Poi mi piacerebbe parlare con loro del modo in cui sono riusciti a rimanere ad altissimo livello per così tanto tempo, coniugando perfettamente carriera professionistica e vita privata” – ha concluso Novak.