L’ex numero 1 del mondo non prenderà parte al ‘tie’ fra la sua Serbia e la Turchia, in programma il 12 e 13 settembre

Da New York – Novak Djokovic è diventato il più anziano giocatore di sempre ad aver raggiunto almeno i quarti di finale in tutte le prove dello Slam nell’arco della stessa stagione. L’ex numero 1 del mondo – nonostante tutte le difficoltà legate all’età e all’usura – ha dimostrato di saper ancora innalzare il suo livello nei tornei più importanti e non è un caso che i bookmakers lo avessero messo al terzo posto nella lista dei favoriti per la vittoria finale agli US Open subito dietro a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. La leggenda serba ha sempre avuto un rapporto altalenante con l’ultimo Major della stagione, che gli ha regalato diverse gioie (avendo sollevato il trofeo per ben quattro volte), ma anche l’atroce delusione della finale persa nel 2021 quando era ad un passo dal ‘Calendar Grand Slam’. Il 38enne di Belgrado ha ammesso che vincere questo torneo potrebbe essere considerata l’impresa più grande della sua carriera, ma il traguardo è ancora lontano e il difficile viene proprio adesso.
Nole affronterà il padrone di casa Taylor Fritz nell’ultimo match della sessione serale sull’Arthur Ashe Stadium, con i precedenti che dicono 10-0 in favore del 24 volte campione Slam. Intervistato da ‘Sportklub‘ qualche ora prima di sfidare Fritz, Djokovic si è divertito a scegliere una peculiarità per ciascuno dei quattro Major: “L’Australian Open è l’Happy Slam ed è caratterizzato da un mix di culture e tradizioni differenti. L’atmosfera che si respira è magnifica dal primo all’ultimo giorno. Roland Garros e Wimbledon sono gli Slam con maggiore storia, il che li rende eleganti e ricchi di fascino. New York ha sempre un’energia pazzesca, con tanto rumore ed elettricità, soprattutto durante le sessioni serali. Ciò che non mi piace è l’odore fortissimo di marijuana e l’aria condizionata estrema, a cui non siamo abituati in Europa.”
Nel frattempo, è giunta la notizia che Novak – in virtù dei quarti raggiunti a Flushing Meadows – non prenderà parte alla sfida di Coppa Davis tra la sua Serbia e la Turchia in programma il 12 e 13 settembre. Nel caso in cui la Serbia dovesse uscire sconfitta da questo ‘tie’, Djokovic non avrebbe chance di sollevare l’Insalatiera almeno fino al 2027. In assenza dell’ex numero 1 del mondo, a guidare il team serbo ci penseranno Kecmanovic e Medjedovic. D’altronde, Nole ha recentemente ribadito che gli Slam sono i suoi unici obiettivi in quest’ultima fase della sua strepitosa carriera.

