Al termine della semifinale degli US Open contro Carlitos, l’ex numero 1 del mondo ha analizzato la sua situazione con estrema lucidità

Da New York – Novak Djokovic ha lottato con tutto quello che aveva nella prima semifinale degli US Open 2025, ma si è dovuto arrendere a Carlos Alcaraz sull’Arthur Ashe Stadium. L’ex numero 1 del mondo ha venduto cara la pelle specialmente nei primi due set, prima di calare fisicamente e lasciare strada al giovane fuoriclasse spagnolo. La leggenda serba può essere soddisfatta analizzando il suo rendimento nei tornei del Grande Slam quest’anno, avendo sempre raggiunto le semifinali, ma non è mai riuscita a vincere un set e la sensazione è che non abbia più chance contro Alcaraz o Sinner sulla lunga distanza.
“Non è piacevole quando senti che il tuo fisico non è più in grado di sostenere la battaglia, ma è un fatto del tutto normale tenendo conto della mia età” – ha ammesso un Nole piuttosto ciarliero in conferenza stampa. “Mi piace ancora competere ad alto livello e sono felicissimo di aver ricevuto un grande supporto dal pubblico, è anche per questo che continuo a giocare. Mi sono divertito soprattutto nel secondo set, che è stato il più equilibrato, ma lui è stato migliore di me nei momenti decisivi. Non è mai bello perdere, ma sono consapevole che Carlos e Jannik siano più forti in questo momento. Non ho avuto infortuni che mi abbiano limitato durante il match odierno, ma la mia condizione non era sufficiente per battere Alcaraz” – ha aggiunto il quattro volte vincitore di questo torneo.
Il 38enne di Belgrado ha riconosciuto che gli manca qualcosa per poter competere ad armi pari contro i primi due giocatori del mondo: “Tre delle quattro semifinali che ho giocato quest’anno negli Slam le ho perse contro di loro, sono semplicemente più forti. Oggi ho esaurito le energie dopo il secondo set e non ho più potuto tenergli testa, proprio come era accaduto contro Jannik. La verità che è sarà molto dura per me battere questi due giocatori al meglio dei cinque set, ho sicuramente più chance al meglio dei tre set, ma continuerò a provarci.”
Il 24 volte campione Slam ha speso belle parole per l’italiano e lo spagnolo: “Sono entrambi seguiti da coach fantastici, visto che Ferrero e Cahill hanno vinto Slam sia come giocatori che come allenatori. Non sono convinto che i tennisti della nostra generazione giocassero più di loro. Inoltre, il calendario è cambiato e i Masters 1000 durano quasi due settimane adesso. Se avessi la loro età, anche io salterei qualche 1000 per arrivare in forma ottimale agli Slam.” Djokovic non si è sbilanciato molto riguardo alla sua programmazione: “Non faccio più ragionamenti a lungo termine, soprattutto in questa fase della mia carriera. Ho intenzione di giocare il torneo di Atene, è l’unica cosa certa al giorno d’oggi. Continuerò a concentrarmi sui Major, che sono i pilastri del nostro sport, nonostante sia consapevole di avere maggiori chance negli incontri al meglio dei tre set.”

