Il tennista serbo ha avuto non poche difficoltà a tornare in albergo dopo la vittoria su Misolic, in una Parigi messa sotto sopra a causa della vittoria del Paris Saint-Germain in Champions League

Foto di Ray Giubilo

Novak Djokovic ha raggiunto gli ottavi di finale del Roland Garros, e nella giornata di oggi troverà dall’altra parte della rete Cameron Norrie. La sua ultima sfida è stata nella giornata di sabato, quando in sessione serale ha superato in tre set Filip Misolic e non ha faticato molto fino a questo momento nel suo percorso a Parigi. Il tennista serbo aveva chiesto di non giocare proprio in quello slot per poter vedere la finale di Champions League tra Inter e Paris Saint Germain, ma la stessa richiesta è stata avanzata anche da altri giocatori e qualcuno avrebbe pur dovuto giocare.

E i disagi non sono finiti una volta che il match era terminato, anzi al contrario è stato forse il momento più delicato: proprio a causa della vittoria della squadra di Parigi – con un rotondo 5-0 – la capitale francese è stata messa letteralmente a soqquadro. Si sono registrati diversi disordini, che in alcuni casi oltre ai soliti festeggiamenti ha anche richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e si sono registrati numerosi arresti. Proprio di questo Djokovic ha parlato il giorno successivo, raccontando come è andata l’intera vicenda. “C’è stata una bella discussione negli spogliatoi con il capo della sicurezza se dovessimo andare in hotel“, ha detto Djokovic a TNT Sports. “A un certo punto stavano discutendo se dovessimo alloggiare nelle camere e negli hotel intorno al Roland Garros, perché il nostro alloggio è piuttosto vicino all’Arco di Trionfo“.

Infatti l’hotel del serbo si trova in una posizione decisamente centrale, come spesso accade in occasione dei tornei dello Slam per favorire gli spostamenti. “Siamo riusciti ad arrivare in hotel verso l’una di notte, a dire il vero. È stata una bella avventura, devo dire”.