La leggenda serba ha analizzato con estrema lucidità la sua sconfitta contro Sinner in semifinale al Roland Garros

Novak Djokovic ha dato fondo a tutte le sue energie in quest’edizione del Roland Garros e aver raggiunto l’ennesima semifinale può essere considerato un mezzo miracolo a 38 anni. L’ex numero 1 del mondo – che ha incontrato parecchie difficoltà negli ultimi mesi – ha recuperato fiducia artigliando il suo 100° trofeo a Ginevra e ha disputato un ottimo French Open, raggiungendo il penultimo atto dopo aver superato Alexander Zverev in rimonta nei quarti di finale.
Questo Jannik Sinner rappresentava un ostacolo proibitivo anche per una leggenda come Nole, che ha provato in tutti i modi ad incrinare le certezze del numero 1 del mondo ieri sera ed è andato ad un passo dal conquistare il terzo set. Nonostante i suoi coraggiosi tentativi, la superiorità del fuoriclasse azzurro è stata evidente e non c’è mai stata la sensazione che Novak potesse cambiare un epilogo già scritto. Quando ha lasciato il Philippe Chatrier, il 24 volte campione del Grande Slam era visibilmente emozionato e non è escluso che possa essere stata la sua ultima recita in questo stadio.
Parlando con i giornalisti dopo il match contro Sinner, il 38enne di Belgrado è stato molto sincero riguardo al suo futuro: “Potrebbe essere stato l’ultimo match che ho giocato qui, non lo posso escludere. È per questo motivo che mi avete visto così emozionato quando ho lasciato il campo. Se questa è stata la mia ultima partita a Parigi, sono davvero commosso e sorpreso dall’affetto che ho ricevuto dal pubblico. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma continuerò a fare del mio meglio. Dodici mesi sono tantissimi a questo punto della mia carriera e non posso assicurare che tornerò a Parigi l’anno prossimo. Adesso mi preparerò per Wimbledon, che è sempre stato il mio torneo preferito. Credo che le mie migliori chance di vincere un altro Major siano sull’erba o sul cemento rapido, magari in Australia.”
Il serbo ha poi analizzato la partita contro Sinner: “La verità è che Jannik è stato semplicemente troppo forte per me stasera. Ho avuto delle chance soprattutto nel terzo set, ma ho commesso alcuni errori nel tentativo di essere aggressivo. Giocatori come Sinner e Alcaraz ti mettono costantemente pressione e ti rendono più ansioso, perché cerchi il colpo risolutivo e rischi più del solito. Non sono deluso dalla mia prestazione e gli ultimi due set sono stati incerti, ma lui ha vinto con pieno merito. Penso che la finale tra lui e Carlos sarà una battaglia straordinaria, sono i due migliori giocatori al mondo in questo momento.”