Le parole in conferenza stampa dell’italo-argentino, sconfitto da Jordan Thompson in quattro set al terzo turno di Wimbledon

LONDRA – Si è infranto contro Jordan Thompson il sogno di Luciano Darderi di approdare per la prima volta in carriera alla seconda settimana di un torneo del Grande Slam. Una prestazione sottotono nei primi due set e un accenno di reazione nel terzo, che però non è bastata ad evitare la sconfitta: alla fine ad imporsi e a staccare il pass per gli ottavi di finale di Wimbledon è stato l’australiano, vittorioso per 6-4 6-4 3-6 6-3. “Non voglio cercare scuse – ha detto l’italo-argentino in conferenza stampa -. Solamente ieri sera e anche stamattina ho avuto un po’ do febbre. Durante il match stavo un pochino meglio, ma ho fatto fatica ad essere al 100%. Ho giocato contro un avversario forte contro cui si può anche perdere. Settimana prossima dovevo giocare il Challenger di Braunschweig ma mi cancellerò per preparare bene gli ultimi due tornei sulla terra della stagione, Bastad e Umago“.
Un episodio particolare ha caratterizzato la fine del primo set con Darderi pronto a fermare il gioco dopo che Thompson aveva perso il cappello dopo il servizio: “Aveva il cappello in mano mentre si giocava il punto e pensavo che l’arbitro fermasse il gioco, ma non è stato così. A Lahyani ho detto anche al cambio di campo che ci metteva troppo tra prima e seconda. Niente di strano ma mi ha dato un po’ fastidio perché non c’è il timer tra prima e seconda e qualche volta i giocatori se ne approfittano“. L’azzurro ha concluso: “Sinceramente nel terzo stavo prendendo un po’ di energie, ho cercato di rimanere positivo di atteggiamento ma nel quarto non ce l’ho più fatta e dopo il break per lui nel quarto, la partita è cambiata definitivamente. Veniva avanti e mi toglieva il tempo. È strato bravo e gli faccio i complimenti“.