L’azzurro ha analizzato con estrema lucidità la netta sconfitta contro Carlitos al terzo turno degli US Open 2025

Da New York – Luciano Darderi si è goduto la sua prima esperienza nell’immenso Arthur Ashe Stadium, ma non ha potuto fare nulla per arginare la furia di Carlos Alcaraz al terzo turno degli US Open. Il numero 2 del mondo – vincitore qui nel 2022 – ha concesso davvero le briciole al suo avversario regalando alcune giocate di alta scuola. L’unico spavento per il fuoriclasse spagnolo è stato un leggero fastidio al ginocchio avvertito verso la fine del secondo set, ma il 22enne di Murcia ha ripreso a macinare tennis dopo il medical time-out e non dovrebbe trattarsi di nulla di grave. Bicchiere mezzo pieno per l’azzurro, che ha comunque raggiunto il terzo round in uno Slam per la seconda volta di fila (ci era già riuscito a Wimbledon) e ha dimostrato di poter essere competitivo anche sulle superfici rapide.
In conferenza stampa, Luciano ha analizzato l’andamento del match con estrema lucidità: “La verità che non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto, ho servito con percentuali troppo basse e – se concedi un vantaggio ad un giocatore come Carlos – diventa impossibile. Mi sarebbe piaciuto giocare in maniera più sciolta, ma non è facile gestire la tensione in uno stadio così importante e mi mancano tanti match di questo tipo per farci l’abitudine. Devo ammettere che il sorteggio non mi ha sorriso, perché ci sono soltanto due giocatori una spanna sopra a tutti gli altri in questo momento – Jannik e Carlos – e a me è toccato Alcaraz. Mi sarebbe potuta andare meglio.”
Darderi ha infine rivelato i suoi obiettivi da qui a fine stagione: “Vorrei concludere l’anno in Top 20 e giocare la Coppa Davis. Non ho molti punti da difendere fino alla fine del 2025, quindi cercherò di giocare tutte le settimane o quasi e di raccogliere il maggior numero possibile di punti. Il medical time-out nel terzo set? Ho sentito un fastidio alla gamba, ma non è niente di grave, mi ha soltanto impedito di vincere qualche game in più,”

