Il romano è venuto a capo di una battaglia mozzafiato contro Brooksby che lo ha proiettato al terzo turno degli US Open

Da New York – Il cuore e la testa hanno permesso a Flavio Cobolli di ottenere una vittoria entusiasmante contro Jenson Brooksby al secondo turno degli US Open 2025. L’azzurro si è imposto al quinto set dopo oltre quattro ore e mezza di battaglia, riuscendo a mantenere la lucidità durante il super-tiebreak nonostante i due match point falliti poco prima e confermando tutti i progressi degli ultimi mesi. Il romano ha avuto una crescita esponenziale sotto tutti i punti di vista e ha acquisito grande fiducia nei suoi mezzi, il che gli permette di fare la differenza quando la palla scotta. Ad attenderlo al terzo round c’è il derby italiano contro il suo amico Lorenzo Musetti, che ha finalmente ritrovato il suo miglior tennis come dimostra la netta affermazione sul veterano belga David Goffin. Bisognerà vedere come Flavio si riprenderà da questo sforzo, se si considera anche la precedente maratona contro Francesco Passaro al primo turno.
Stremato dalla partita contro Brooksby e desideroso di recuperare le energie, Cobolli si è presentato in conferenza stampa con un po’ di ritardo e tutto incappucciato. “Scusate per il ritardo, ma ho avuto qualche problema” – ha esordito. “La partita di oggi è stata durissima e ho dovuto dare il massimo per venirne a capo. Ci sono stati tanti alti e bassi come è normale che sia in un match di quattro ore e mezza, ma ho trovato dentro di me le energie nervose per restare lucido alla fine del quinto set. Lui è un ottimo giocatore, un vero combattente, che colpisce molto piatto e ti rende difficile fare il vincente. Sono stato paziente e ho fatto le scelte giuste quando contava di più. Non mi sentivo stanco nemmeno al quinto, anche se ora non posso dire lo stesso (ride).”
Cobolli ha parlato anche della sfida contro Musetti in programma sabato: “Ci conosciamo da quando siamo piccoli e la nostra amicizia è forte, quindi non sarà facile per nessuno dei due al prossimo turno. Fin dalla prima volta che ho giocato contro di lui, era evidente che fosse molto talentuoso e avesse una mano fuori dal comune. Poi il nostro rapporto si è intensificato anche fuori dal campo e abbiamo condiviso la stanza più di una volta come ha già detto lui. Un aneddoto simpatico? Durante il periodo della quarantena io, lui e Zeppieri ci divertivamo a fare delle gare di cucina per passare il tempo. Preparavamo un piatto ogni giorno e chiedevamo ai nostri followers quale fosse il migliore. Credo di non aver mai vinto (ride).”

