Al Garden si tiene l’ormai tradizionale Challenger che veicola gli appassionati della capitale verso gli Internazionali d’Italia, dove non mancano diversi nomi interessanti e un pubblico sempre più numeroso

Il Tennis Club Garden nella giornata di ieri ha accolto un gran numero di appassionati, che si sono riversati nel circolo romano per assistere a diversi primi turni del “Roma Garden Open“, torneo Challenger 50 che si disputa da ormai diversi anni sempre qualche settimana prima degli Internazionali d’Italia. Il programma della giornata è stato particolarmente ricco, con alcuni match che si sarebbero dovuti disputare domenica ma poi rimandati per adempiere quanto disposto dalla FITP circa la sospensione delle competizioni italiane per la scomparsa di Papa Francesco. Il Campo Centrale – che si presenta con una nuova tribuna rispetto agli scorsi anni – ha visto disputarsi ben tre derby azzurri, mentre l’apertura di giornata è stata ad appannaggio di Lorenzo Carboni. Il giovane tennista sardo ha ottenuto la seconda vittoria a livello Challenger rimontando la seconda testa di serie Duje Adjukovic con il punteggio di 3-6, 6-1, 6-4. Si tratta della prima vittoria contro un top 200, ed è stata possibile anche grazie all’appoggio del pubblico che si è schierato apertamente dalla sua parte.
Lo spettacolo sul Centrale non è stato da meno neanche negli incontri successivi, con tutti i match finiti al terzo set e con un programma che si è completato solamente nel tardo pomeriggio. Grande intensità e scambi prolungati nella sfida che ha visto protagonisti Matteo Gigante e Lorenzo Giustino, terminata con il punteggio si 3-6, 6-1, 6-2 in favore del 23enne romano, mentre nel successivo derby è stato Federico Arnaboldi a imporsi con il punteggio di 6-3, 5-7, 6-2 su Gabriele Pennaforti. Il programma di giornata si è conclusa con la sfida probabilmente più attesa della giornata: quella tra Andrea Pellegrino e Jacopo Vasamì. Nonostante si trattasse di un derby tricolore, l’intera tribuna del Garden era totalmente schierata dalla parte del 17enne romano, cresciuto tennisticamente nel club Nomentano e con un passato alla Rafael Nadal Academy. La spinta del pubblico non è servita però a Vasamì ad evitare la sconfitta, con Pellegrino che si è imposto in rimonta con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-4. Vasamì è parso particolarmente nervoso lungo tutto il match – comprensibile giocando in casa – e nonostante il vantaggio di 4-1 non è riuscito a portarla a casa. Nota di merito per il servizio con il quale ha messo a segno 16 ace – il suo colpo migliore per distacco – mentre c’è ancora da lavorare soprattutto dalla parte del rovescio, bene quando si tratta di spingere in lungo linea ma in difficoltà quando è costretto a lavorare di più la palla. Nonostante la sconfitta, il ragazzo si farà.
Sugli altri campi, infine, si segnala la bella vittoria di Stefano Travaglia sul britannico Paul Jubb per 6-4, 6-2 e l’incredibile maratona che ha visto protagonista l’ucraino Oleg Prihodko che si è imposto dopo 3 ore e mezza sullo spagnolo Oriol Roca Batalla con il punteggio di 5-7, 7-6(6), 6-3. Si sono disputati anche i primi match del torneo di doppio che hanno fatto registrare due vittorie azzurre: più agevole quella messa a segno da Jacopo Berrettini e Raul Brancaccio su Jermar e Ruehl (6-0, 7-6), più lottata quella che ha visto trionfare Marco Bortolotti e Giorgio Ricca ai danni di Yevseyev e Shelbayh (4-6, 6-0, 18-16).