Jacopo centra il suo secondo quarto di finale in un Challenger, bene anche ‘Ceck’. Brilla il baby-fenomeno Rafael Jodar

Non solo tanta qualità tennistica, ma anche capacità di combattere: Jacopo Vasamì recupera da 1-4 nel terzo set contro Mili Poljicak e centra il suo secondo quarto di finale in un Challenger, sempre in Lombardia (il primo era arrivato a Monza). Al di là del risultato, ciò che fa ben sperare per Jacopo Vasamì sono i segnali, le indicazioni lasciate dal match che gli ha permesso di raggiungere i quarti all’ASPRIA Tennis Cup. Il giovane romano ha confermato – al quadrato – le buone sensazioni mostrate al primo turno. Oltre al talento, sembra possedere il giusto mix tra compostezza e carica agonistica. Opposto a un avversario tosto come Mili Poljicak (ex vincitore di Wimbledon junior) ha prima sofferto, poi trovato le contromisure, infine ha saputo soffrire e lottare per portare a casa un 3-6 6-1 7-5 che lo proietta tra i migliori otto.
Vasamì non sarà l’unico azzurro nei quarti, poiché sarà accompagnato da Marco Cecchinato. Giunto a Milano a fari spenti, senza particolari aspettative, ha trovato un buon rendimento e ha lasciato tre game a Frederico Ferreira Silva. Da parte sua, il siciliano se la vedrà con l’olandese Max Houkes, 25enne che proprio a Milano si sta ritrovando dopo cinque sconfitte di fila al primo turno. A questi livelli, ogni avversario è molto tosto: tuttavia si è già accesa la suggestione di una semifinale tutta italiana, che peraltro sarebbe un vero e proprio scontro generazionale visti i 15 anni di differenza tra i due. Comunque vada all’ASPRIA Harbour Club, la notizia più importante è che Jacopo Vasamì può diventare un giocatore “vero”.
Giovedì è tempo di quarti di finale. Il programma scatta alle 13 con gli incontri della parte alta del tabellone: Prizmic-Negritu sul Centrale, Jodar-Gea sul Campo 10. Il clou per il pubblico italiano arriverà alle 15.30, con gli impegni – uno dopo l’altro – di Marco Cecchinato e Jacopo Vasamì.