Daniel Brands gioca un match straordinario contro Rafael Nadal, ma non riesce a sfruttare il 2% di chance che lo spagnolo offre agli avversari sulla terra di Parigi. Il miglior bilancio Slam di sempre. 
Il sollievo di Rafael Nadal dopo il pericolo scampato contro Daniel Brands

Di Riccardo Bisti – 27 maggio 2013

 
Quando Rafael Nadal mette piede sul campo intitolato a Philippe Chatrier, ha una possibilità di sconfitta inferiore al 2%. Lo dicono i numeri. In 54 partite al Roland Garros, ne ha persa soltanto una, l’incredibile ottavo del 2009 contro Robin Soderling. Cifre che bastano a rendere l’idea della mezza impresa di Daniel Brands, spilungone tedesco che lo ha messo seriamente in difficoltà in un lunedì pieno di nuvole. Brands ha qualcosa in comune con Soderling, ed anche con Ernests Gulbis, che per poco non superava Rafa al Foro Italico. Ormai è assodato: per battere Nadal sulla terra, più che il fioretto e la classe di Federer, ci vuole il martellamento del bombardiere. Devi servire costantemente sopra i 200 km/h, tenere un’alta percentuale di palle e costringere Rafa lontano, sempre più lontano dalla linea di fondo. Seppellirlo di colpi vincenti, grandinare bordate prima che lui possa mettersi l’ombrello. Brands lo sapeva bene e ha interpretato la partita nel migliore dei modi, forte di un’esperienza già positiva su questo campo: qualche anno fa, per poco non eliminava Jo Wilfried Tsonga. Ma Nadal è un’altra cosa. A Parigi vanta il miglior bilancio vittorie-sconfitte nella storia degli Slam. Con 53 vittorie e una sconfitta, ha fatto ancora meglio di Bjorn Borg, che a Parigi ha vinto 49 partite su 51 (le uniche due sconfitte arrivarono contro Adriano Panatta). Tutti gli altri record sono ben distanti. Per intenderci, Roger Federer ha come migliore bilancio un 64-8 allo Us Open. Tra le donne, Margaret Court ha vinto 60 partite su 63 giocate all’Australian Open. Ma erano altri tempi, così come quelli del 92,3% fatto registrare da Chris Evert, sempre al Roland Garros.
 
Secondo Darren Cahill, ex coach di Hewitt e Agassi, il primato di Nadal è il più grande di sempre. “10 anni fa, fare qualcosa del genere al Roland Garros era inconcepibile. Non lo si poteva neanche pensare”. Nelle sue cavalcate parigine, Rafa ha vinto cinque volte su cinque contro Federer, quattro su quattro contro Djokovic e Hewitt, tre su tre contro Almagro, due su due contro Ljubicic e Bellucci. Altri 28 giocatori hanno avuto la sventura di affrontarlo. Prima di scendere in campo contro Brands, aveva vinto 156 set e ne aveva persi 14. Delle 52 vittorie, 41 si erano chiuse in tre set. Un dominio senza precedenti, ma in qualche modo atteso. La storia di Nadal è nota: lo zio Antonio gli ha messo una racchetta in mano all’età di 4 anni, poi lui è cresciuto nel mito di Carlos Moya. A un certo punto, il bel Carlos disse che il conterraneo avrebbe vinto molti Slam. “E a un certo punto diventerà pressochè imbattibile”. A Parigi non ha mai giocato il torneo junior, ha saltato l’edizione 2004 per una frattura da stress al piede, poi ha iniziato a dominare. “Il fatto che giochi con la sinistra è un leggero vantaggio – dice Cahill – perché mette l’avversario fuori dalla sua zona ideale. E’ migliorato molto con il rovescio e può giocare un vincente con il dritto in qualsiasi momento. Altro fattore: la terra rossa diminuisce l’incisività del servizio altrui. Tutti elementi che contribuiscono a renderlo quasi imbattibile”. Il “quasi” si è materializzato nel 2009, quando Robin Soderling lo battè in quattro set. Tempo dopo avremmo scoperto che aveva seri problemi alle ginocchia (infatti avrebbe saltato Wimbledon) e nella mente (i genitori si stavano separando). “Sappiamo benissimo che si può vincere o perdere – disse Rafa – bisogna accettare allo stesso modo la sconfitta e la vittoria”. Da allora, non ha più perso a Parigi. Da parte sua, Soderling è ancora bloccato dalla mononucleosi che lo tiene fermo da due anni.
 
Lo svedese non parla volentieri di quella partita. “Ovviamente sono orgoglioso di aver battuto Nadal al Roland Garros. Tuttavia non è stata la mia miglior prestazione, ne ho sfornate anche di migliori”. Da allora, Nadal ha ripreso a martellare. Lo scorso anno battè Djokovic in una finale terminata di lunedì. Secondo molti, se domenica non fosse venuto a piovere, il serbo avrebbe ultimato la rimonta e vinto il torneo. Ma intanto è stato Rafa ad alzare la Coppa dei Moschettieri. Quest’anno è ancora una volta il favorito. Dovesse trionfare a Parigi per l’ottava volta, sarebbe il primo a vincere uno Slam per almeno nove anni consecutivi. Bjorn Borg, Pete Sampras e Roger Federer si sono fermati a quota otto. Lo svizzero c’è andato vicino nel 2011, ma è incappato nella super-stagione di Djokovic. Ma Rafa riuscirà a chiudere la sua carriera con una sola sconfitta a Parigi? “La gente parla ancora del match contro di me, ma credo che perderà ancora a Parigi – dice Soderling – forse ne vincerà altri cinque fila, ma credo che nel prossimo lustro perderà ancora. E allora non si parlerà più di me”. E comunque, con un’altra sconfitta, Nadal avrebbe comunque una percentuale migliore rispetto a quella di Bjorn Borg. Per adesso, non se ne parla. “Brands ha giocato in modo incredibile – ha detto dopo il 4-6 7-6 6-4 6-3 con cui l’ha scampata bella – ho provato a resistere e trovare il mio gioco. E’ stato bravissimo, mi ha costretto a giocare in cattive condizioni”. Con una terrificante combinazione servizio-dritto, Brands ha vinto il primo set ed è salito 3-0 nel secondo. Nel tie-break è stato 3-0, ma a quel punto Nadal ha trovato il meglio di sé (ha avuto un pizzico di fortuna nel quarto punto del tie-break, quando una risposta del tedesco è finita fuori di poco) ed è riuscito a far scappare i buoi dalla stalla. Un break in avvio, sia nel terzo che nel quarto, gli ha permesso di rovesciare la partita. E mantenere intatto il suo record. Fossimo in Djokovic e Federer, daremmo comunque un’occhiata al DVD di questo match. Non si sa mai.
 
I MIGLIORI BILANCI VITTORIE-SCONFITTE NEGLI SLAM
 
Rafael Nadal – Roland Garros 53-1 (98,1%)
Bjorn Borg – Roland Garros 49-2 (96,1%)
Margaret Smith Court– Australian Open 60-3 (95,2%)
Bjorn Borg – Wimbledon 51-4 (92,7%)
Chris Evert – Roland Garros 72-6 (92,3%)
John Newcombe – Australian Open 46-4 (92%)
Monica Seles – Australian Open 43-4 (91,5%)
Steffi Graf – Wimbledon 74-7 (91,3%)