A Jannik Sinner spetta il compito di salvare un’edizione degli Internazionali che sin qui, per i colori azzurri, non è stata esattamente indimenticabile, ma stavolta – almeno nel maschile – l’Italia qualche giustificazione ce l’ha. Sono almeno un paio e rispondono ai nomi dei grandi assenti Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, due che con buona probabilità qualche vittoria in più l’avrebbero garantita. Il primo perché è un top player e Roma è casa sua; il secondo perché nei palcoscenici più importanti trova sempre il modo di esaltarsi, e sarebbe arrivato al Foro Italico in uno dei migliori momenti di forma da parecchi mesi a questa parte. Una lesione al retto femorale della gamba sinistra gli ha rovinato i piani, privando il pubblico di uno dei suoi beniamini, ma Lorenzo a Roma ha voluto esserci comunque, per (parole sue) “vivere il suo torneo preferito”. Si è concesso qualche evento e anche una telecronaca nella cabina di Sky, per il match fra Fabio Fognini e Dominic Thiem, ma soprattutto sta sfruttando la settimana degli Internazionali per la riabilitazione, con il suo team e lo staff medico della Federtennis. Gli accertamenti clinici effettuati dopo il ritiro da Madrid avevano fissato i tempi di recupero in una dozzina di giorni, e l’evoluzione del problema sembra positiva. Musetti si sottoporrà a una nuova risonanza magnetica la prossima settimana, per valutare la situazione, con l’obiettivo di essere pronto per il Roland Garros che scatta domenica 22 maggio.
Stando a quando si sa, a meno di complicazioni, a Parigi il tennista di Carrara – che questa settimana festeggia il best ranking al numero 51 del mondo – dovrebbe esserci, con l’obiettivo di ripetere la grande cavalcata del 2021, quando al debutto in un torneo del Grande Slam vinse tre partite arrampicandosi fino alla seconda settimana, per poi mettere alle corde il numero uno del mondo Novak Djokovic. Quel match, condotto per due set a zero prima del crollo mentale e fisico, ha rivelato al grande pubblico le potenzialità e l’estro del ventenne toscano, che si ripresenterà a Porte d’Auteuil (o almeno si spera) con un anno d’esperienza in più. Tuttavia, difficilmente riuscirà ad arrivarci al top della condizione ed è un peccato, perché il problema alla coscia è arrivato proprio quando, dopo un avvio di stagione così così, Lorenzo era finalmente riuscito a ingranare la marcia giusta, vincendo una decina di partite nel giro di un mese, la gran parte contro avversari di classifica superiore. Il percorso di avvicinamento a Parigi sembrava quello ideale, e l’augurio – oltre a una mano dal sorteggio – è che il piccolo imprevisto non sia bastato a rovinare tutto.