Il romano dopo il ritiro contro Ruud: “Una settimana fa non pensavo di poter giocare il torneo”.

Foto di Brigitte Grassotti

Un Matteo Berrettini davvero straziante da vedere quello che si è presentato in conferenza stampa dopo il ritiro durante il secondo set del match contro Casper Ruud. Il secondo ritiro consecutivo dopo quello di Madrid per il giocatore romano che accusa ancora problemi agli addominali e ha commentato tutta la sua amarezza ai microfoni dei media, scuro in volto, al limite delle lacrime e con il cappellino abbassato: “Quando mi sono svegliato ieri ho capito che le cose erano un po’ complesse, poi l’amore che ho per questo torneo, per questa città, per mio fratello e per lo sport che faccio mi ha spinto a provarci fino alla fine. Pensavo di non farcela fino a 10 minuti prima della partita, poi ci ho provato e sono rimasto sorpreso di come il mio corpo ha reagito fino a un certo punto della partita, poi ho risentito una fitta verso la fine del primo e da lì non sono più riuscito a stare nella partita e a stare concentrato”.

Un altro ritiro dopo quello di Madrid, ma questo fa più male: “Purtroppo mi sono ritirato di nuovo, era uno degli obiettivi, ma poi so quello che succede, devo stare tre mesi senza giocare, ogni starnuto salto… Spero di essermi fermato in tempo, mi fa abbastanza male, ma non credo di essermi strappato ancora. I dottori sono stanchi anche loro di vedermi. Il punto è vicino a dove mi ero fatto male in precedenza, non so che cosa abbiano i miei obliqui. Onestamente non pensavo una settimana fa di giocare il torneo, dovevo fare un miracolo, alla fine ho giocato due partite e mezzo, una l’ho vinta e per me è un successo. Spero non sia troppo grave perché non mi va di rimanere a casa e non giocare”. L’applauso conclusivo di tutta la sala stampa è l’augurio più bello verso una pronta guarigione.