Dopo 104 giorni di inattività il numero uno al mondo torna in campo e mette a segno l’ottava vittoria su otto in stagione, superando un test importante come quello a cui l’ha sottoposto Mariano Navone

Foto di Brigitte Grassotti

Jannik Sinner torna a giocare un match ufficiale dopo 104 giorni e ricomincia da dove aveva lasciato, ovvero con una vittoria! Il numero uno al mondo regola Mariano Navone con il punteggio di 6-3, 6-4 e approda al terzo turno degli Internazionali d’Italia, dove ad attenderlo ci sarà Jesper De Jong che a sorpresa ha eliminato Davidovich Fokina. Indicazioni importanti per l’altoatesino che non giocava una gara ufficiale dalla finale degli Australian Open, e che nonostante il lungo periodo di inattività ha mostrato già una buona condizione fisica. La capacità di giocare al meglio i punti più delicati della partita è rimasta intatta, con un rendimento al servizio che è andato migliorando nel corso del match. Tutti indizi che lasciano ben sperare in vista dei prossimi impegni, che potranno dare altra benzina a Sinner e capire se può puntare fin da subito a grandi traguardi.

L’incontro si apre con Sinner al servizio: tre prime in campo su sei, due errori di rovescio e sempre in spinta con il dritto. Questi gli ingredienti con cui il numero uno al mondo si presenta in campo, con Navone che ha sbagliato un paio di colpi in lunghezza a dimostrazione della pesantezza di palla dell’azzurro. L’argentino non vuole però giocare il ruolo di comparsa e gioca in spinta, offrendo una palla sempre profonda e solleticando spesso il rovescio dell’avversario. La prima palla break del match è proprio in favore di Navone che non sfrutta in pieno la seconda offerta da Sinner, che riesce così a entrare nello scambio e con il cambio in lungo linea di rovescio chiude il punto per vincere poi i due successivi e salire 2-1. Come spesso accade a break mancato corrisponde break subito, una legge che viene rispettata anche in questo caso con Sinner che realizza il primo break della partita, con il rovescio dell’argentino che si stampa sul nastro e resta nella sua metà di campo. Dei diversi colpi del repertorio dell’azzurro quello che sembra funzionare meglio in questo primo parziale è il rovescio, giocato spesso e volentieri in lungo linea, che spesso viene usato per finalizzare il punto dopo essersi aperto il campo con il dritto. Andato a servire per il set sul 5-3, Sinner commette il primo doppio fallo dell’incontro sul 30-15 prima di chiudere il set per 6-3 dopo 41 minuti di gioco con il dritto di Navone che termina di poco in corridoio. Solo il 45% di prime palle in campo per Jannik contro l’87% di Navone, che però non riesce a proporre il suo solito gioco offensivo non avendo troppe palle da poter aggredire.

Il secondo set si apre sulla falsa riga del primo, con Sinner che nel suo secondo turno di battuta è costretto ad annullare un’altra palla break: ancora una seconda morbida per Sinner, ma questa volta Navone scaglia direttamente in rete il suo rovescio per tornare sul 40-40. Le similitudini rispetto al parziale d’apertura terminano però con l’altoatesino in grado di tenere il servizio, con l’argentino che non si fa cogliere impreparato come in precedenza e tiene anche lui il suo turno di battuta per condurre 3-2 senza break. Nel settimo gioco l’equilibrio del set si spezza ancora una volta in favore di Sinner: Navone ha annullato le prime tre palle break del set – grazie a tre non forzati di Jannik – ma alla quarta occasione utile il rovescio dell’argentino volta via e arriva il break tanto atteso. Quando tutto sembrava indirizzato sulla strada giusta ecco che arriva- comprensibilmente – un piccolo passaggio di vuoto per Sinner, che non riesce a consolidare il break e sul 30-40 arriva un non forzato di dritto che vale il contro break per Navone che sale così sul 4-4. Il numero uno al mondo però non ci sta e nel successivo game si riprende immediatamente quel che aveva perso per strada e realizza nuovamente il break, che stavolta lo manda a servire per il match. Non trema nel momento più importante dell’incontro e nonostante il 30-30 riesce a portare a casa i due punti successivi e chiudere al primo match point utile, per portare a casa la vittoria consecutiva numero ventidue.