Il campione tedesco proverà a difendere il titolo al Foro Italico di Roma, ma intanto si toglie qualche sassolino

Foto di Ray Giubilo

Alexander Zverev dovrà necessariamente ottenere un buon risultato agli Internazionali BNL d’Italia 2025 per essere testa di serie numero 2 al Roland Garros, che rappresenta il grande obiettivo di tutti i top players in questa fase della stagione. Il giocatore tedesco aveva sollevato il trofeo al Foro Italico di Roma nella passata edizione, ma sa bene che non sarà per niente facile ripetere il trionfo di dodici mesi fa. L’edizione 2024 fu pesantemente condizionata dalle assenze di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che non avevano preso parte al torneo romano rispettivamente per un infortunio all’anca e all’avambraccio.

L’attuale numero 2 del mondo ha dato segnali di risveglio nelle ultime settimane dopo aver attraversando un periodo orribile in seguito alla sconfitta contro Sinner nella finale degli Australian Open. Sascha ha vinto il suo primo titolo stagionale a Monaco di Baviera, ma è stato eliminato da Francisco Cerundolo al Mutua Madrid Open fallendo una ghiotta chance di allungare su Alcaraz nel ranking ATP.

“Sono davvero contento di tornare in un torneo che rievoca bellissimi ricordi dentro di me” – ha esordito il campione di Amburgo in conferenza stampa. “Mi è sempre piaciuto giocare a Roma e spero di confermare il mio eccellente feeling con questo evento anche nell’edizione 2025. Fino al torneo di Monte Carlo il mio livello era davvero basso, ma ho continuato a lavorare duramente e adesso mi sento meglio. Probabilmente è stato un errore non prendermi una pausa dopo gli Australian Open, dato che ero mentalmente esausto. Ora devo avere un’attitudine positiva e ricordare che ho vinto un titolo un paio di settimane fa” – ha aggiunto.

Il sogno di Zverev – oltre a conquistare un titolo del Grande Slam – è quello di diventare numero 1 del mondo: “Sarebbe davvero incredibile raggiungere quel traguardo e continuo a credere di poterci riuscire. A molti giornalisti piace esagerare in certe situazioni, mi hanno dipinto come il peggior numero 2 nella storia del tennis. Non sono soddisfatto dei miei risultati tra febbraio e marzo, ma neppure Alcaraz e Djokovic hanno giocato così bene.”