Nella docu-serie che racconta il suo 2024, Alcaraz ha rivelato un retroscena legato alla sua partecipazione a Wimbledon: per poco non ha rischiato di essere squalificato

Carlos Alcaraz ha un feeling indiscutibile con il torneo di Wimbledon, certificata dalla vittoria back-to-back negli ultimi due anni che ha portato a quattro il numero totali di Slam vinti. I campi dell’All England Club sono tra i più sacri di tutto il circuito ATP, e nonostante diversi passi il torneo è ancora tra i più tradizionali tra quelli che si disputano. Tra tutte le regole, la più emblematica e rappresentativa è senza dubbio l’obbligo di vestirsi integralmente di bianco, e non è possibile in alcun modo avere deroghe al riguardo. Negli anni gli organizzatori hanno esteso la regola del ‘total white’ non solo ai singoli vestiti, ma anche a polsini, suole di scarpe, cappelli e naturalmente anche l’intimo indossato dai giocatori.
Di questo ne ha parlato proprio il tennista spagnolo, all’interno della docu-serie “Carlos Alcaraz: a modo mio” pubblicata recentemente su Netflix. Il due volte campione a Londra ha raccontato infatti di come la sua avventura nel torneo rischiava di essere seriamente compromessa… da uno slip colorato. “Non puoi scendere in campo se non sei vestito completamente di bianco. Indossavo degli slip colorati e si vedevano attraverso i pantaloncini, e mi hanno rimproverato. Mi è stato detto ‘La prossima volta non ti lasceremo giocare’, questo dimostra davvero quanto possano essere severi”.