Il fuoriclasse spagnolo ha raggiunto la sua seconda finale in carriera in Ohio e si prepara ad una sfida contro il suo grande rivale

Carlos Alcaraz ha raggiunto la sua seconda finale in carriera al ‘Cincinnati Open‘ e si augura che stavolta l’esito sia diverso rispetto al 2023, quando si arrese a Novak Djokovic al termine di una battaglia elettrizzante in cui sciupò un match point. Il 22enne spagnolo non ha espresso il suo miglior tennis fino a questo punto del torneo, ma ha confermato di aver fatto dei passi in avanti nella gestione delle partite ed è stato aiutato anche da un pizzico di fortuna. La semifinale contro Alexander Zverev sarebbe potuta essere davvero complicata, ma il tedesco non era nelle condizioni ideali a causa di un malessere ed è rimasto in campo soltanto per rispetto verso il pubblico e gli organizzatori. Lunedì Carlitos andrà a caccia del suo settimo Masters 1000 in carriera e della sua nona vittoria contro Jannik Sinner, che ha raggiunto l’ultimo atto senza perdere nemmeno un set e proverà a bissare il titolo vinto in Ohio un anno fa. L’iberico è avanti 2-1 nelle sfide giocate nel 2025, ma il fuoriclasse azzurro si è imposto nell’ultimo precedente, la finale di Wimbledon andata in scena poco più di un mese fa.

In conferenza stampa, il nativo di Murcia ha confessato che è impaziente di affrontare nuovamente il suo grande rivale: “Non vedo l’ora di giocare di nuovo contro Jannik. Grazie a lui, riesco ad esprimere tutto il mio potenziale e le nostre sfide sono entusiasmanti anche per i fan. alziamo l’asticella al massimo e offriamo uno spettacolo davvero eccezionale ogni singola volta. Sono prontissimo per questa sfida.” Carlitos vuole riscattare la sconfitta subita contro Sinner ai Championships: “Rifletterò su cosa ho sbagliato durante quella partita e cercherò di affinare alcuni dettagli in vista di lunedì. Sono consapevole che dovrò essere perfetto tatticamente e mentalmente se voglio batterlo.”

Il cinque volte campione Slam ha rivolto un pensiero anche a Sascha Zverev: “Non è mai facile giocare contro qualcuno che non è al 100% fisicamente. Ho un ottimo rapporto con Sascha anche fuori dal campo e devo ammettere che non è stato facile. Abbiamo giocato entrambi molto bene nel primo set, ma improvvisamente lui ha iniziato a stare male e io mi sono concentrato più sulle sue condizioni che sul mio tennis. Non è stata una situazione piacevole né per me né per lui. Gli auguro il meglio.”