Il 22enne spagnolo è stato impressionante fino a questo punto degli US Open, avendo lasciato le briciole a tutti i suoi avversari

Foto di Ray Giubilo

Da New York – Continua ad essere tutto facile per Carlos Alcaraz in questa edizione degli US Open, che potrebbe sancire il suo ritorno in vetta al ranking ATP. Il fuoriclasse spagnolo – che ha già totalizzato 59 vittorie nel 2025 (oltre ad aver vinto 35 degli ultimi 36 match giocati) – non ha perso nemmeno un set fino a questo momento e la sua ultima prestazione contro il ceco Jiri Lehecka è stata all’altezza delle aspettative, contro un avversario che poteva essere insidioso su questa superficie avendolo già battuto a Doha ad inizio anno. Questa versione di Carlitos è davvero solida e costante, a testimonianza della significativa crescita dell’iberico sotto il profilo mentale e nella gestione delle partite. Il numero 2 del mondo – che ha raggiunto la sua nona semifinale in carriera in un Major – attende ora il vincente della sfida tra Novak Djokovic e Taylor Fritz in programma nella notte italiana. Indipendentemente da chi vincerà quest’ultimo match, Carlitos sarà comunque il grande favorito nella semifinale di venerdì.

Quello dell’iberico a Flushing Meadows è stato un percorso netto finora, se si considera che non ha perso nemmeno un set in cinque incontri e ha perso il servizio soltanto una volta (contro il nostro Luciano Darderi al terzo turno). Una consistenza che sta impressionando tutti e di cui lo stesso Alcaraz può essere orgoglioso. “La verità è che sono molto contento della mia prestazione odierna, è stato un altro match quasi perfetto” – ha spiegato il numero 2 del seeding in conferenza stampa. “Mi sono sentito a mio agio con tutti i colpi, ho servito bene e non ho mai dato al mio avversario la chance di rovesciare l’inerzia. Gli Slam sono i tornei più importanti della stagione ed è in queste occasioni che voglio mostrare la mia versione migliore. Ci sono riuscito molto bene finora e ne sono felice, ma mi restano ancora due step da fare” – ha aggiunto.

Il servizio è senza dubbio l’aspetto del gioco di Carlos che è migliorato di più negli ultimi mesi: “Ci ho lavorato davvero tanto nel recente periodo e si stanno finalmente vedendo i risultati. Faccio molta pratica per rendere il movimento più sicuro e fluido possibile, prestando attenzione soprattutto alle percentuali. Il tennis è uno sport molto complicato proprio per questo motivo: un giorno magari ti senti benissimo e hai sensazioni fantastiche, invece quello successivo è l’esatto contrario.” L’ex numero 1 del mondo si è soffermato sul suo potenziale avversario in semifinale: “Djokovic non ha bisogno di presentazioni, lo conosciamo tutti e sappiamo che è in grado di giocare un tennis incredibile anche se non gioca un torneo da Wimbledon. Ho visto che si sta esprimendo ad altissimo livello e sarebbe una partita dura, ma al tempo stesso vorrei prendermi la rivincita degli Australian Open. Anche Taylor sta giocando molto bene e può beneficiare del supporto del suo pubblico. Mi aspetto una grande battaglia stasera e la vedrò sicuramente.” L’ultima domanda ha riguardato la passione di Carlitos per il golf: “Quando ero più piccolo ci giocavo ogni tanto, poi ho aumentato la frequenza a partire dal 2020. Lo considero uno sport divertente e rilassante.”