Fine pena mai.
Se non conoscete il linguaggio giuridico, o non siete appassionati d cronache carcerarie, il numero di agosto-settembre di Tennis Italiano vi farà fare un lungo ed emozionante viaggio all'interno del penitenziario di Bollate, laddove si sta materializzando un miracolo di nome tennis. Persone che sono dentro per i motivi più disparati, talvolta gravissimi, hanno trovato in racchette e palline un riscatto personale, fors'anche una nuova ragione di vita. Il direttore Lorenzo Cazzaniga, Federico Ferrero e il fotografo Marco De Ponti hanno ottenuto i permessi necessari per visitare il luogo, il campo, le persone, l'aria che si respira. Ne è uscito l'emozionante reportage scritto da Ferrero, in cui scopriamo che “fine pena mai” non è altro che l'ergastolo ostativo. Da lì non uscirai mai, neanche se fai il bravo. Perché l'ergastolo tradizionale si può trasformare in una pena di 30 anni, che si traduce in permessi dopo appena 15. Il "fine pena mai" no. L'anima del progetto tennis (i cui praticanti sono tutti tesserati UISP) è Davide, “dentro” per un omicidio passionale. Una persona normale, come noi, costretto a pagare quell'attimo di follia che gli aveva regalato involontaria notorietà. Oggi ha 45 anni e ha riscoperto il tennis sabotando il codice della TV che consentiva di guardare soltanto i canali RAI e Mediaset. Per un paio di mesi, riuscì a guardare SuperTennis e da lì è rifiorita una passione che si deve scontrare con la difficile vita carceraria. Perché, quando sei dentro, anche la cosa più semplice può diventare un problema, tra richieste scritte, carte bollate e autorizzazioni da richiedere. Di Davide e dei suoi compagni d'avventura racconta quella che doveva essere la nostra Cover Story, che peraltro ha attirato l'attenzione del Corriere della Sera, che ha dedicato a Tennis Italiano un (bello) spazio sulla sua pagina web. Appoggiandoci alle “storie” di tennis, ve ne abbiamo raccontate altre quattro, con Lorenzo Cazzaniga e Federico Mariani: ex calciatori, tennisti senza un braccio e giocatori alle soglie di Wimbledon.