La popolarità montante di Jannik Sinner porta a effetti particolari nel talk show italiano e non solo

Rispondono al nome di prezzemolini! Trattasi di personaggi dello star system lanciati all’inseguimento della fama a tutti i costi. Per arrivare a dama non esitano a spaziare di ‘talk’ in ‘talk’, chiamati a pronunciarsi su argomenti più svariati, fossero essi le stimmate di Padre Pio piuttosto che l’omicidio di Garlasco, della dieta ultimo grido o l’etichetta in casa Windsor. Armati di opinioni povere di sapienza ma ricche d’aria fritta, godono anche di applausi abilmente veicolati da capiclaque regolarmente stipendiati.
Ora accade che, a seguito delle recenti cronache, Jannik Sinner sia asceso a oggetto del desiderio, a personaggio da investigare in luogo e in largo con la voracità che si addice ai mezzi d’informazione. Ed ecco, allora, il mondo del prezzemolismo andare in fibrillazione sollecitando partecipazioni televisive dove dire di tutto e di più col fine unico di fare vetrina e deviare velatamente sull’immancabile gossip. Per carità, in regime di democrazia ognuno vive la comunicazione come crede e gli assi dello sport, si sa, trasformano in oro tutto ciò che toccano. Però a tutto c’è misura e quanto uscito in questi giorni dai salotti in questione somiglia più a una passerella di luoghi comuni che non a un dibattito aperto sulle qualità sportive e caratteriali di un tale campione.
Sinner avrà sicuramente altro a cui pensare che non prestare attenzione alle domande ammazza cervelli di Gigi Marzullo. Vorrei sapesse, tuttavia che con i suoi trionfi non soltanto sta facendo da effetto traino per le nuove generazioni, ma sta anche rendendo popolari volti televisivi altrimenti destinati a vivacchiare parlottando del più e del meno.